Sars-CoVid-2: perché gli insulti e non confrontare le opinioni anche quando sembrano deliranti?

 

Immagino che molti di voi già sappiano dell’ultima, audace presa di posizione sulla pandemia per la Sars-CoVid-2 da parte di Pasquale Bacco, medico, e Angelo Giorgianni, magistrato. Insieme - a parte la congruenza un po’ singolare per non dire bizzarra - hanno scritto un libro “Strage di Stato”. La notizia è stata diffusa non solo e non tanto per le tesi complottiste e negazioniste sull’epidemia contenute nel volume, quanto per il fatto che ad alcuni sia apparso scandaloso che Nicola Gratteri, altro magistrato, pm a Catanzaro, abbia ritenuto opportuno, senza peraltro entrare nel merito degli argomenti trattati, scrivere la prefazione al libro, che contiene affermazioni sconvolgenti, che a noi profani sembrano, addirittura, deliranti. Come, per esempio, che tutto quello che sta succedendo non è altro che una “dittatura sanitaria camuffata da democrazia”; e che “l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) è complice di crimini contro l’umanità” e pure che “il progresso non può essere garantito dal signor Bill Gates o da BigPharma e che la pandemia è uno strumento di ingegneria sociale che serviva per realizzare un colpo di stato globale”. Come si vede è tutto il contrario di quello che ci è stato detto, ufficialmente, dagli scienziati e dai politici di tutto il mondo da più di un anno a questa parte. Siccome il dott. Bacco non è una voce del tutto isolata, nel senso che qualche altro la pensa, più o meno, come lui, io credo che è stato, ed è, un grave errore far passare queste voci, queste tesi, queste opinioni, chiamatele come volete, come deliranti e basta. E ignorarle e non prenderle in alcuna considerazione. Io non sono in grado di poterlo fare, ma vorrei che qualche collega giornalista, con la telecamera al seguito, andasse con il dottor Bacco, che dice che da 25 anni si occupa di virus, in qualche ospedale, dove ci sono ricoverati gli ammalati di Covid-19 e spiegasse ai colleghi medici, e a tutti, cosa bisognerebbe fare quando qualcuno si ammala di qualcosa che a tutti è stato sempre detto che si tratti di un coronavirus e invece è un’altra cosa, a noi (che pensiamo di essere normali, con gli scienziati al seguito) del tutto sconosciuta. E se il dott. Bacco non è in grado di spiegare, lì sul campo, nel confronto con i colleghi, le sue tesi con le conseguenti prognosi e terapie, allora si diffidi dal proseguire a dare queste informazioni. Se poi dovesse avere ragione siano tutti gli altri a prendere atto che ci stanno portando sulla strada sbagliata. Una sola cosa non è più tollerabile ed è possibile accettare: descrivere scenari apocalittici e lasciare tutti nel dubbio e nell’incertezza. È vero che siamo in democrazia e ognuno è libero di dire la sua opinione, ma la sanità è un settore che coinvolge milioni, anzi miliardi di persone, non può essere trattata con la stessa leggerezza come se si trattasse di dare un giudizio su un film di fantasia.  

                            Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

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