Il Perugia ritrova la via maestra , il Carpi al "Curi" trova semaforo rosso (2-0)

 

Il Perugia è ritornato in carreggiata, che poi vuol dire tornare alla vittoria. Mancava solo da tre turni ma per gli obiettivi biancorossi sembrava fosse un’eternità. Un successo meritato con una prestazione maschia, determinata, con la vittoria voluta e cercata in tutti i modi e a tutti i costi. Non che nelle ultime tre gare non ci fosse l’impegno e la voglia di vincere, nessuno, credo, abbia mai messo in dubbio questo, semmai il problema era proprio quello che stava succedendo: che nonostante l’impegno, che c’è sempre stato, non arrivavano i risultati e questo rappresentava, per la tifoseria e gli addetti ai lavori, un aggravante, cioè una forma, preoccupante, di impotenza tecnica, tattica, caratteriale. O qualcosa di simile. E invece non si trattava di questo. Sono fermamente convinto che le altre squadre, che lottano con il Perugia per la promozione, non siano meglio dei grifoni. La differenza – seppure minima, e di solo qualche punto – è dovuta al fatto che alcune di queste squadre, di cui ho visto le partite, hanno conquistato punti anche quando hanno giocato male. Il fato, gli arbitraggi, l’esperienza, la furbizia. Non lo so. La differenza, finora, sta tutta qua. Il Perugia ha sempre vinto solo quando ha strameritato la vittoria, mai una volta i tre punti in una giornata negativa. Una fatica in più che devono sempre fare Fabio Caserta e la sua truppa. Può sembrare un fenomeno strano, ma è quello che è successo.  Abbiamo alcuni attaccanti bravi ma nessuno ha le caratteristiche del bomber che sta dentro l’area degli avversari e al primo errore segna e fa vincere. Ci manca solo questo. Speriamo che alla fine del campionato non incida più di tanto. E in un certo senso è capitato anche oggi. Il Perugia ha dovuto metterci il massimo impegno, creare sei palle gol, giocare per tre quarti di tempo nella metà campo degli emiliani per conquistare la meritatissima vittoria, segnando, poi, solo due gol, e in maniera rocambolesca.  Il primo, al 35’, è nato da un guizzo di Murano che ha approfittato di un errore del ventenne portiere Rossi e al 23’ del secondo tempo da una splendida punizione di Minesso. In mezzo altri tentativi sventati dalla bravura di Rossi, che sì, ha commesso un errore sul primo gol, ma è un giovane assai promettente. Almeno tre le parate all’incrocio dei pali sui tiri, insidiosissimi, di Melchiorri e Minesso.  Fulignati, dal canto suo, è stato chiamato in causa in due sole occasioni e se l’è cavata egregiamente. Tre punti dopo una prestazione soddisfacente, in una giornata in cui c’è stata, in concomitanza, la sconfitta pesante del Padova a Matelica (4-1) ed il pareggio del Modena con il Mantova, è il massimo che si poteva sperare. Serve a ricordare a qualcuno, nel caso si fosse dimenticato, che il primato non è un’esclusiva del Padova, ed eventualmente del Sudtirol, c’è pure il Perugia a lottare per il podio.

 Perugia (4-3-1-2): Fulignati 7; Elia 7, Monaco 7, Sgarbi 7 (30’ s.t. Cancellotti s.v.), Crialese s.v. (dal 30’ Favalli 6,5); Kouan 6,5 (30’ s.t.Vano s.v.) Moscati 6,5, Van6baleghem 6,5; Minesso 7,5; Melchiorri 7, Murano 7 (19’ s.t. Sounas). All. Fabio Caserta 7.

Carpi (3-4-1-2): Rossi 6,5; Gozzi 6, Venturi 6, Sabotic 6 (1’ s.t. Varoli 6); Marcellusi 5,5 (15’ s.t. Bayeye s.v.), Fofana 6, Bellini 6 (24’ s.t.Ferretti), Lomolino 6; Cejas 6 (15’ s.t. De Sena s.v.); De Cenco 5,5 (15’ s.t.Ghion s.v.)Giovannini 5,5. All. Sandro Pochesci 5,5.

Marcatori: Murano 35’, Minesso 23’ s.t.  

Arbitro: Simone Galipò (Firenze). Assistenti: Stefano Galimberti (Seregno) e Giuseppe Luca Lisi (Firenze).                           

                  Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com –Agenzia Stampa Italia 

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