Il vaccino AstraZeneca, efficace solo al 60 %, può avere effetti collaterali ?
Ormai
la notizia circola su tutti i social da qualche ora e provoca qualche legittima
preoccupazione. La Danimarca ha sospeso, per 14 giorni, la somministrazione del
vaccino antiCovid AstraZeneca in seguito alla segnalazione di gravi casi di
coaguli del sangue in persone alle quali era stata iniettata la dose del
vaccino antivirus del lotto ADV 5300, che non è quello che si sta utilizzando
in Italia. Il ministro della salute danese, Magnus Heunicke, nel dare la
notizia, ha anche aggiunto che al momento non ci sono prove per dimostrare che
la patologia segnalata in alcune persone siano strettamente collegate alla
vaccinazione e pertanto si è trattato di una decisione in via del tutto
precauzionale. Dal canto suo Soren Brostroem, direttore della National Health
Authority danese ha aggiunto: “Siamo nel bel mezzo del più grande e importante
programma di lancio di vaccinazioni nella storia danese. E in questo momento
abbiamo bisogno di tutti i vaccini che possiamo ottenere. Pertanto mettere in
pausa uno dei vaccini non è una decisione facile. Ma proprio perché vacciniamo
così tanto, dobbiamo anche rispondere con tempestività quando si è a conoscenza
di possibili gravi effetti collaterali. Dobbiamo chiarire questo aspetto prima
di poter continuare a utilizzare il vaccino di AstraZeneca”. La vaccinazione con AstraZeneca è stata sospesa
anche in Austria, Norvegia, Islanda, Estonia, Lituania, Lettonia e Lussemburgo.
Di questo lotto, ABV5300, che conta un milione di dosi, sono state distribuite
in 17 Paesi e non in Italia, tuttavia l’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) ha
deciso, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo del lotto
ABV2856 riservandosi di “prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario,
anche in stretto coordinamento con L’Ema, l’agenzia del farmaco europea”. La
decisione di sospendere la vaccinazione con quel farmaco è dovuta al fatto che
a Siracusa è morto un militare, Stefano Paternò, di 43 anni, per arresto
cardiaco, il giorno successivo alla vaccinazione. Il nesso tra i due eventi è
ancora tutta da dimostrare, tuttavia la Procura della Repubblica di Siracusa ha
aperto un’inchiesta per omicidio, con dieci indagati. La casa farmaceutica
produttrice del vaccino, venuta a conoscenza delle segnalazioni, ha emesso un
comunicato in cui si legge che “la sicurezza del paziente è la massima priorità
per AstraZeneca. I regolatori hanno standard di efficacia e sicurezza chiari e
rigorosi per l’approvazione di qualsiasi nuovo medicinale, compreso il vaccino
antiCovid di AstraZeneca. La sicurezza del vaccino è stata ampiamente studiata
in studi clinici di fase III e dati sottoposti a revisione paritaria confermano
che il vaccino è stato generalmente ben tollerato”.
Sull’uso
di questo vaccino, in tv, Antonella Viola, immunologa e ordinaria di patologia
generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova,
aveva espresso, più volte, le sue perplessità sull’efficacia e non solo. “La
campagna vaccinale deve procedere - ha detto all’Huffpost la professoressa -
per rischio clinico: vacciniamo prima anziani e persone con comorbilità con
Pfizer/BioNTech e Moderna”. E AstraZeneca? “Non blocca il contagio: da questo
punto di vista il suo uso non può che essere considerato strategico “. La
posizione dell’Aifa - che aveva dato il via libero all’uso del vaccino
AstraZeneca anche fra gli over 55 anni senza fattori di rischio - mi sembra
ponderata e giustificata dal punto di vista scientifico, come sappiamo si tratta
di un vaccino con bassa efficacia, che si attesta attorno al 60%. Inoltre il
suo studio clinico non presenta dati sufficienti per la fascia di età sopra i
55 anni. Tenuto conto che i rischi connessi al Covid dipendono da età e
presenza di comorbilità sarebbe opportuno che il vaccino Oxford-AstraZeneca
venisse usato su soggetti giovani, personalmente, direi sotto i 50 anni, e in
buona salute. Deve essere un vaccino dedicato a persone non ad alto rischio”. Sulla questione della buona salute è un
particolare da non sottovalutare perché una persona, a prescindere dall’età,
anche se l’età non è certamente un dettaglio, può essere non in buona salute e
non saperlo.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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