Arriva la primavera e si sveglia il Perugia che batte (1-0) il Sudtirol. Risveglio definitivo ?

 

Devo dire subito che mi pesa molto quel punto interrogativo, che sono stato costretto a mettere e che vuol essere il segno del dubbio e dell’incertezza. E della speranza. L’ho dovuto mettere perché molte volte questo Perugia, targato Fabio Caserta, mi ha illuso e deluso. Sono state tante, decisamente troppe, le metamorfosi di una squadra che a volte dà l’impressione, illudendoti, di essere migliore delle altre, per il gioco, gli uomini, i risultati. Quando è successo? Due su tutte: al “Curi” contro il Padova, già allora primo in classifica e con quei “fenomeni” del Modena, qualche settimana fa. E con  la prestazione e la vittoria di oggi contro il Sudtirol, la compagine seconda in classifica con il minor numero di sconfitte. Ma ci sono, purtroppo, a pesare in classifica, e sulle considerazioni e sui giudizi, le pesanti sconfitte seguite a prestazioni sconcertanti. L’ultima, che ancora sanguina, quella subita a Gubbio. Alcune volte è capitato anche che gli avversari con un tiro hanno fatto gol, e questo non è da squadra da primato. E allora non sappiamo se la prestazione di oggi, contro la squadra di Bolzano, sia una svolta definitiva o un altro gioco di prestigio di Fabio Caserta, l’illusionista biancorosso. Quella di oggi era da ultima spiaggia. L’avevamo detto e scritto tutti e soprattutto lo diceva la classifica. E allora è arrivata la reazione che era lecito aspettarsi, da grande squadra, quale ha dimostrato di essere il Perugia per battere i biancorossi altoatesini che, almeno nel primo tempo, hanno dimostrato di essere un avversario di buon livello, più forte del Padova, capolista. C’è voluta una prestazione impeccabile, dunque, vincendo i confronti dal punto di vista tattico, tecnico e fisico. Caserta ha fatto qualche cambio, azzeccando tutte le mosse. La sostituzione del portiere: con il debutto di Minelli al posto di Fulignati, il ritorno di Monaco dopo la squalifica, il recupero di Burrai e l’esclusione di Melchiorri con l’avanzamento in attacco di Elia con Cancellotti esterno basso di difesa. Una squadra che sul campo si è dimostrata perfetta perché ha saputo fare muro in difesa nella prima parte quando il Sudtirol ha avuto una leggera prevalenza territoriale, combattiva a centrocampo dove si sono anche sacrificati, a turno, i tre attaccanti e abile e pungente nel far gol nell’unica occasione del primo tempo, al 28’, con Monaco, spintosi in attacco. Subito il gol gli ospiti hanno perso molto della grinta, del ritmo e della convinzione con cui aveva cominciato e avevano dimostrato fino a quel momento ed il Perugia ne ha approfittato per prendere in mano le redini del gioco, e della gara, e portarla a termine senza sussulti, se non qualche altra opportunità per arrotondare il punteggio.   

Perugia (4-3-1-2): Minelli 6,5; Cancellotti 6,5, Monaco 7, Angella 7, Favalli 6,5; Kouan 6,5, Burrai 6,5 (32’ s.t. Moscati s.v.), Vabaleghem 6,5 (32’ s.t. Sounas s.v.); Minesso 6,5 (21’ s.t. Falzerano s.v.); Elia 7 (36’ s.t. Bianchimano s.v.), Murano 6,5 (32’ s.t. Melchiorri s.v.). All. Fabio Caserta 7,5.

Sudtirol (4-3-2-1): Poluzzi 6; El Kouakibi 6,5 (30’ s.t. Morelli s.v.), Malomo 6,5, Curto 6,5, Fabbri 6,5; Tait 6, Greco 6 (30’ s.t. Gatto s.v.),Karic 6,5 (16’ s.t. Rover s.v.); Casiraghi 6, Voltan 6; Fischnaller 6. All. Stefano Vecchi 6,5.

Marcatore: Monaco 28’

Arbitro: Matteo Gualtieri(Asti). Assistenti: Alex Cavallina (Parma) e Pietro Pascali (Bologna)                          

                Fortunato Vinci -. www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

 

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