La sfida al vertice, tra Padova e Perugia, finisce con un regalo dei grifoni (1-0)

 

Padova-Perugia era la sfida che vale il campionato, come ha scritto qualcuno? Credo di no. Io la pensavo, e la penso tutt’ora, come aveva detto, alla vigilia del match, Fabio Caserta, cioè una partita importante, ma non decisiva. Solo che ora il Perugia, battuto all’Euganeo per 1-0, sarà costretto, per rimanere in corsa per la promozione diretta, a vincere i due recuperi mercoledì prossimo a Cesena e poi il 31 marzo a Fermo, la partita non giocata per la neve. Con 6 punti i grifoni rimarrebbero al secondo posto con soli due punti di distacco dal Padova. Insomma il campionato non è chiuso, ma il Perugia ha perso una partita che avrebbe come minimo potuto pareggiare. È stato sfortunato Caserta nel vedere, dopo pochi minuti, saltare i suoi piani dall’infortunio di Falzerano. Era stato, nelle ultime partite, il giocatore più in forma e un trequartista di quantità e qualità, insomma un calciatore importante nella manovra biancorossa. Peraltro senza un sosia.  Che fare? Il tecnico avrebbe potuto fare entrare un centrocampista, per controllare la gara, o un attaccante puro, affidando il ruolo di Falzerano a Melchiorri. Ha scelto questa seconda soluzione, ma l’operazione non è riuscita perché a centrocampo Melchiorri non solo non ha dato il contributo di Falzerano, non si è fatto proprio vedere, e così nella zona nevralgica è rimasto, a fare da play, solo Burrai, con il tridente Elia, Melchiorri e Minesso, isolati in attacco, senza rifornimenti. Il Padova, nonostante questo straordinario vantaggio tattico, ha mostrato di non essere lo squadrone che vien descritto da qualcuno, modesto nella costruzione del gioco, balbettante in difesa quando venivano le rare sortite offensive degli ospiti. Fulignati è rimasto quasi inoperoso e le stelle della squadra veneta non splendevano e non facevano la differenza in una gara sostanzialmente equilibrata, piuttosto noiosa e priva di spunti interessanti. Sarebbe finita 0-0 se non fosse stato che, intorno alla mezzora del secondo tempo, da un’incursione dalla destra è arrivato un pallone che ha trovato - more solito -  la difesa distratta, con Firenze, solissimo, appostato in mezzo a due difensori perugini, a pochi metri dalla porta e per l’attaccante biancoscudato è stata facilissimo battere il portiere del Perugia. Ancora una volta un solo tiro degli avversari e il Perugia perde, meglio regala, punti preziosi. Ora i due recuperi diventeranno, questa volta sì, non solo importanti, anche decisivi.      

Padova (4-3-3): Vannucchi 6,5; Germano 6,5,Rossettini 6, 5, Gasparro 6,5, Curcio 6,5; Saber 6 (50’ s.t.Pelagatti s.v.), Ronaldo 6,5, Della Latta 6,5; Chiricò 5,5 (18’ s.t. Jelenic s.v.) Nicastro 5 (18’ s.t. Paponi s.v.), Firenze 7 (36’ s.t. Kresic s.v.). All. Raffaele Longo 6,5.

Perugia (4-3-1-2): Fulignati 6; Cancellotti 6, Angella 6, Sgarbi 6, Favalli 6 (34’ s.t. Murano s.v.); Kouan 5,5 (18’ s.t. Moscati s.v.), Burrai 6, Sounas 6,5 (34’ s.t. Di Noia s.v.); Falzerano s.v. (8’ p.t. Minesso 5,5); Elia 5,5, Melchiorri 5 (34’ s.t. Binachimano s.v.) All. Fabio Caserta 6.    

Marcatore: Firenze 27’ s.t.                           

Arbitro: Andrea Colombo (Como). Assistenti: Rosario Caso (Nocera Inferiore) e Roberto Terenzio (Cosenza).                               

                     Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

 

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