Il Perugia non vince nemmeno a Cesena, un pareggio (1-1) come un brodino
Non
c’è tempo per voltarsi indietro. Si deve fare tesoro del passato, ma guardare
avanti. È facile a dirlo e più difficile a farlo. È quello che ha cercato di
fare il Perugia, oggi, al “Dino Manuzzi” di Cesena, nel recupero della 22 esima
giornata, rinviata per la positività al Covid-19 di alcuni calciatori della
squadra romagnola. I grifoni avrebbero dovuto reagire alla sconfitta di
domenica scorsa a Padova conquistando una vittoria. E invece è venuto, peraltro
in maniera rocambolesca, un pareggio, un punto che serve a smuovere solo di
poco una classifica che ora comincia a diventare deficitaria. La prestazione è
stata condizionata dai postumi della trasferta veneta. Volenterosi, vogliosi di
fare bene, ma balbettanti ancora una volta nel fare gioco e concludere a rete.
Nardi il portiere del Cesena doveva essere bombardato da tutte le posizioni, si
è limitato a svolgere l’ordinaria amministrazione, e, per batterlo, c’è voluto,
al 60’, il suo compagno di squadra, Favale con un maldestro colpo di testa che
ha mandato il pallone a infilarsi all’incrocio dei pali. Non sapendo fare gol
ci aveva pensato il cielo a dare una mano ai biancorossi, ma non ne hanno
saputo approfittare perché proprio allo scadere, quando sembrava che i tre
punti potessero essere ormai certi, c’è stato un lungo spiovente e sul pallone,
al centro dall’area di porta, si sono lanciati Cancellotti e Russini, non si sa
chi dei due abbia toccato il pallone, o lo abbiano toccato entrambi, quel che è
certo è che è finito nella rete di Fulignati, a sua volta sorpreso e
meravigliato. Una beffa? No. Perché se non si fanno i gol non si può sperare di
vincere. Lo so, è una verità di una banalità disarmante, ma è quello che accade
spesso a questo Perugia. Anche oggi si sono create poche occasioni e quelle
poche sono state banalmente sprecate. È un lusso che una squadra ambiziosa non
si può permettere. Vale la pena ricordare due episodi, alla fine decisivi. Al
38’ Melchiorri si era involato tutto solo verso la porta cesenate, su un
disimpegno sciagurato di Ricci, il giocatore era pronto a battere il portiere
Nardi quando è stato atterrato da un avversario. Fallo da rigore, evidente e
indiscutibile, ma per l’arbitro Ermanno Feliciani di Teramo è stato tutto
regolare. Mi chiedo cosa lo abbia potuto indurre in errore. L’alternativa al
fallo, in quella situazione, è che il giocatore si sia volutamente gettato a
terra, ma è assurdo ipotizzare che Melchiorri, che stava per battere a rete,
peraltro da posizioni favorevolissima, possa aver pensare che fosse stato
meglio cercare il fallo da rigore. E’ chiarissimo che è caduto perché era stato
strattonato. La seconda occasione è capitata, al 70’, a Murano, con il pallone
proveniente dalla sinistra e la porta davanti spalancata. Il tiro al volo dell’attaccante
ha mandato incredibilmente fuori. Sì, c’è poi da recriminare su un bel tiro di Melchiorri
con la palla che ha toccato il palo alla destra della porta dei romagnoli.
Troppo poco. Ora, domenica prossima, ci
sarà al “Curi” il Carpi. Un’altra partita scorbutica, ma se il Perugia non dimostrerà
di aver superato questo momento difficile, sarà sempre, tutto, maledettamente complicato.
Cesena (4-3-3): Nardi 6,5; Longo 6,5,
Ricci5,5, Ciofi 6 (8’ s.t. Maddaloni 6), Favale 6 (31’ s.t.Zappella s.v.);
Staffé 6, Di Gennaro 6,5, Collocolo 6; Bortolussi 5,5 (31’ s.t. Nanni s.v.),
Caturano 6,5 (8’ s.t. Sorrentino 6), Zecca 6 (23’ s.t. Russini 6). All. William
Viali 6.
Perugia (4-3-3): Fulignati 5,5; Elia 6 (40’
s.t. Cancellotti 5), Sgarbi 6, Angella 6,5, Crialese 6; Vanbaleghem 6 (40’ s.t.
Sounas s.v.) Moscati 6,5, Kouan 6,5; Minesso 6 (13’ s.t., Vano s.v.), Murano
5,5 ( 30’ s.t. Monaco s.v.), Melchiorri 7 (30’ s.t. Bianchimano s.v.). All.
Fabio Caserta 6
Marcatori: Favale (aut.) 15’ s.t.,
Cancellotti (aut.) 45’ s.t.
Arbitro: Ermanno Feliciani (Teramo). Assistenti: Giovanni Mittica (Bari) e
Dario Gregorio (Bari).
Fortunato Vinci
–www.lidealiberale.com- Agenzia Stampa Italia
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