Giuseppe Marasco, sindaco di Nicotera, il don Chisciotte di Badia
L’impressione
è che Giuseppe Marasco, sindaco di Nicotera, aspetti tutto l’anno l’occasione
per salire al proscenio, trascinato dai social, e diventare assoluto protagonista
della bella stagione. Capisco che non è il massimo, ma nell’agenda dell’estate
nicoterese, da più di un lustro, è sempre in cartellone: il sindaco e le sue mitiche
battaglie. Marasco, di professione fa l’infermiere, ovviamente nel poco tempo
libero che gli lascia la missione amministrativa, ma ha il piglio del cavaliere
coraggioso che ricorda le gesta di Don Chisciotte, con travolgenti ed
entusiasmanti gesti sul picaresco ed epico-cavalleresco come il protagonista
del capolavoro di Miguel de Cervantes. Da combattente di razza, qual è, sfida,
con indomito coraggio, tutti coloro, e sono tanti, che con i post sui social e
gli articoli sui giornali si ostinano, imperterriti, a - dice lui - massacrare
la città. E a turbare pesantemente l’umore del sindaco, poco, anzi per niente,
incline alla tolleranza così che alle critiche, che lui ritiene ingiuste e infondate,
reagisce alzando i toni, usando spesso un linguaggio che poco si addice ad un
rappresentante delle istituzioni. Ma tant’è. La questione di fondo sta
soprattutto nelle condizioni del mare di Nicotera Marina, anche se, proprio in
questi giorni, si è aperto un altro fronte: l’acqua nelle abitazioni di
Nicotera divenuta non potabile in seguito all’inquinamento da batteri fecali,
rilevato dall’esito “sfavorevole” delle analisi fatte dall’Arpacal. Marasco non
tollera chi si permette di criticare e polemizzare per le condizioni del “suo” mare.
È sporco o non è sporco? Dipende. Da trent’anni è il dilemma che impegna ogni
giorno, per non dire ogni ora, in accese dispute esistenziali, stanziali e
turisti, e ci sono pure le notizie, aggiornate in tempo reale. Uno, dalla
spiaggia, scrive al famelico pubblico dei social: fino alle 9 era bello, poi si
è sporcato. Un altro è più preciso: fino alle 10 io ho fatto il bagno, ma ora è
sporco, anzi sporchissimo. Ad una notizia di questo genere Marasco va fuori dai
gangheri, per lui il mare di Marina di Nicotera non è pulito, è da bere e
inonda i social di foto e di video, tirati fuori dal suo fornitissimo arsenale,
immagini con l’acqua meravigliosa e la spiaggia affollata di famiglie felici e
contente, per far credere il contrario. Un derby surreale, infuocato e penoso.
Anche perché ormai tutti hanno almeno un telefonino e l’inquinamento del mare
rimane nelle foto e nei video ed appare evidente, quando è sporco, in tutto il
suo pietoso squallore. In questi casi la contraerea fotografica del sindaco soccombe
miseramente, ma lui non s’arrende, continua, insiste, persevera, vede avversari
e nemici dappertutto. I dati della Goletta Verde-Lega Ambiente, presentati a
Tropea qualche giorno fa, confermano quello che si vede e si sa: nel vibonese su
4 punti analizzati 3 sono fortemente inquinati. Agli ambientalisti ha risposto l’assessore
all’ambiente della Regione Calabria, Giovanni Calabrese che ha ritenuto il
report “oltraggioso” e “offensivo”. Perché “le acque calabresi sono eccellenti
per il 93%. Mortifica il lavoro svolto del dipartimento Ambiente e di Arpacal
che quest’anno, fino al 30 giugno, ha eseguito 1947 campionamenti con una non
conformità pari al 2%”. Non so, ovviamente, chi ha ragione. Però c’è una realtà
evidente a tutti. E allora, senza essere insultato, vorrei porre qualche
domanda al sindaco di Nicotera, al presidente Occhiuto, all’assessore regionale
e al direttore dell’Arpacal. Se alla foce dei fiumi c’è un altissimo grado di
inquinamento (almeno questo pare sia un dato accettato un po’ da tutti) per la
semplice ragione che diversi comuni scaricano lì direttamente senza depurazione
(vedi Mesima) quell’acqua inquinata sta solo alla foce o si disperde
dappertutto, arrivando, primo o poi, davanti alla spiaggia? E gli abitanti dei
comuni che sono tanti e senza depuratori, o se ce l’hanno non funzionano, dove
scaricano? Gli alberghi, i villaggi turistici, le case senza allaccio dove
scaricano? Quanti controlli sono stati fatti? Quelle acque verdi, con schiuma ed altro, che
si vedono da mattina a sera cosa stanno a significare? Se, senza fare polemiche,
si riuscisse a spiegare tutte queste problematiche rimarremmo tutti più
tranquilli, perché le foto e i video sono incontestabili. Infine, un’ultima
curiosità: perché i fondi disponibili del Pnrr non sono stati utilizzati per
costruire i depuratori che mancano? Semplici domande che ci poniamo ogni
qualvolta vediamo il mare sporco, cosa, che, purtroppo, avviene – ahinoi –
molto spesso. Sostenere che tutto va (quasi) bene davanti a dati così clamorosamente
contrastanti, questi sì, cari politici, sono atteggiamenti “oltraggiosi” e “offensivi”,
alla dignità e all’intelligenza dei cittadini.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
Quanto scritto dal dr. Vinci mi sembra di grande buon senso, tralasciando la maestria del giornalista navigato.
RispondiEliminaDetto questo sarei un poco più indulgente col sindaco Marasco che mostra grande impegno, ma sbaglia a non ascoltare le voci di critica costruttiva (come quella del dr. Vinci).