La vittoria con il Brescia (1-0) è di rigore, ma ampiamente meritata

 

Dopo Cosenza, Ascoli e Alessandria, il Perugia, finalmente, contro il Brescia, ha trovato la vittoria, “espugnando” il “Curi”. Alla vigilia, la gara di oggi contro una big come il Brescia di Pippo Inzaghi, suscitava molto interesse e curiosità, dopo aver visto i grifoni affrontare, con sorprendente autorevolezza, Frosinone, Cremonese e Benevento, altre tre big, contro le quali i biancorossi avrebbero pure meritato di vincere, avendo giocato decisamente meglio, cosa che, però, è successo solo con la Cremonese, per i soliti limiti offensivi. Il Perugia è come un ristorante famoso cui manca lo chef all’altezza della fama del locale, va avanti, e si arrangia, con cuochi improvvisati, che si danno molto da fare, ma è chiaro che così sia difficile conquistare le stelle Michelin. Oggi, a suggerire, quasi ad imporre, atteggiamenti e comportamenti ai padroni di casa, e a Massimiliano Alvini, era il percorso delle rondinelle: 19 gol segnati, migliore attacco della serie B, e 12 reti subite. Come dire: è opportuno prestare molta attenzione in difesa e attaccare i biancoazzurri con giudizio, cioè senza esagerare, ma con convinzione, perché, finora, hanno mostrato di avere una delle peggiori difese, addirittura la peggiore, considerando la zona alta della classifica. Ebbene il tecnico biancorosso ha fatto proprio questo, cioè ha dato disposizioni ai suoi di controllare con sagacia tattica la gara, giostrando molto a centrocampo non disdegnando l’affondo, ma mai lasciare campo e iniziative agli avversari. Certo, c’è voluto l’episodio favorevole per sbloccare la gara, ed è stato al 24’ quando Ghion dal limite dell’area ha fatto un cross, Bisoli ha cercato di opporsi ma lo ha fatto nella maniera più infelice e maldestra possibile, alzando un braccio   e colpendo il pallone, così da provocare un nettissimo calcio di rigore, poi trasformato da De Luca. È stato questo il momento chiave ed è bastato ai padroni di casa per vincere anche perché da quel momento in poi ha giocato meglio dell’avversario, ha creato qualche occasione dalle parti del portiere Joronen, e, comunque, ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco. Il Brescia è rimasto scioccato da quel regalo ed ha smarrito le idee e gli schemi, non ha nemmeno più ritrovato la via del gol, cosa che faceva da ben 15 turni, davanti alla difesa biancorossa, ora, dopo la sconfitta del Pisa, la migliore del campionato. È presto per fare consuntivi e previsioni azzardate ma, chissà, il Perugia, se le candidate alla promozione sono le squadre affrontate finora, allora può dire la sua anche sul tema promozione.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

Commenti

  1. Complimenti per il parallelo PERUGIA/RISTORANTE senza chef a caccia di stelle Michelin. Calza alla perfezione!!!

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