Dalla battaglia di Lecce esce, con un punto prezioso, il Perugia (0-0). E giovedì al "Curi" ci sarà la Reggina
Erano
tante le attese e le curiosità dei tifosi per la trasferta del Perugia a Lecce.
Si cercavano risposte e conferme sul ruolo di questa squadra nel campionato. Se
cioè è in grado, come ci è sembrato finora, di essere una delle protagoniste,
al di là, ovviamente, dei saggi, quanto astuti, obiettivi minimali, ripetuti
all’infinito dalla società. Lontano dal “Curi”, sembra quasi un paradosso,
abbiamo avuto occasione di ammirare il miglior Perugia: Frosinone, Cremona,
Benevento, tanto per citare alcune tappe significative per la crescita della
squadra e del suo condottiero, Massimiliano Alvini. Le risposte erano attese oggi
dal “Via del Mare”, contro un’altra ambiziosa big, l’undici di Marco Baroni. E
dalla Puglia sono arrivate alcune indicazioni importanti che si vedrà in
seguito se verranno confermate dal tempo. La prima è che il Perugia dispone
della migliore difesa del campionato. I soli cinque gol subiti non dicono
tutto, perché tre sono venuti in una sola partita, quella persa in casa contro
l’Ascoli. Oggi il Perugia è stato messo a dura prova dalla squadra giallorossa
che con determinazione asfissiante si è collocata, per lunghi tratti del primo
tempo, nella metà campo dei grifoni che hanno certamente, in qualche occasione
anche rischiato, ma tutto sommato Chichizola non è stato mai severamente
impegnato. Tanta pressione, tante incursioni ma il trio d’attacco Strefezza,
Coda e Di Mariano non ha potuto nulla contro le chiusure tempestive, senza
affanno, dei difensori, tra i quali merita una citazione particolare Dall’Orco.
Per reggere il confronto però c’è voluto il prezioso supporto e il sacrificio dei
centrocampisti. In questo scenario è mancato, ma era difficile immaginare il
contrario, l’attacco. Carretta e De Luca hanno potuto fare, ed hanno fatto,
veramente poco. Nel secondo tempo la pressione asfissiante del Lecce è calata e
allora la gara è diventata più equilibrata anche dal punto di vista tattico,
con il gioco prevalentemente a centrocampo.
Poche le occasioni. In verità, due, una per parte. Kouan ha sfiorato la
porta di Gabriel e Coda, qualche minuto dopo, ha colpito l’incrocio dei pali
della porta di Chichizola. Due lampi per una partita bella, intensa, combattuta
che il Perugia ha affrontato con coraggio ed impegno contro un avversario che
ha cercato la vittoria con insistenza per tutti i novanta minuti. Baroni le ha
provate tutte, cambiando anche tutto il tridente offensivo, nel tentativo di battere
Chichizola. L’impresa di Lecce, e il prezioso punto conquistato, stanno a
dimostrare la crescita della squadra che è meritatamente nella zona alta della
classifica. Ed è già tanto, se si considera che il cannoniere del Perugia, dopo
nove partite, è Rosi, il terzino, che ha segnato ben due gol. Giovedì prossimo,
nella giornata di campionato infrasettimanale, in notturna, al “Curi” verrà la
Reggina. Sarà un’altra partita difficile,
perché la squadra amaranto è scorbutica e non è da sottovalutare. D’altronde
questo è un campionato estremamente equilibrato, in cui, per non soccombere,
bisogna dare sempre il massimo, con qualsiasi avversario.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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