Al "Vigorito" tante occasioni da gol, più per il Perugia che per il Benevento, ma finisce 0-0

 

Mi aspettavo, nel posticipo della settima giornata, al “Vigorito” contro il Benevento, una partita come quella di Cremona, con una prestazione bella, autoritaria, spumeggiante, contro un avversario di buon livello che gioca a calcio, senza gli affanni e le difficoltà, per far breccia nel muro come quello eretto dall’Alessandria, terrorizzata di perdere. La speranza ha trovato subito solidi e convincenti sostegni nel vedere che Massimiliano Alvini, questa volta, giustamente, ha subito schierato i due direttori d’orchestra dell’ensemble perugina, Burrai e Segre, lasciati inopinatamente dietro le quinte, fino al ventesimo del secondo tempo, nella gara contro i piemontesi. L’incontro con il Benevento, con tanti ex idoli biancorossi, aveva accresciuto, oltre all’ovvio interesse per i punti in palio, la curiosità per il match. Che è stato vibrante, combattuto, avvincente, con tante occasioni da gol da una parte e dall’altra, ma il Perugia ha fatto una vera indigestione di opportunità non sfruttate. Oltre ad un palo colpito da Kouan, tante altre occasioni con lo stesso Kouan e soprattutto Matos, una volta all’85’ con la parata strepitosa, da due metri, di Paleari e qualche minuto dopo, vicinissimo alla porta dei giallorossi pressoché spalancata, ha mandato fuori. Il Benevento ha deluso. Fabio Caserta ci teneva molto a fare bella figura, e farsi rimpiangere, ma la sua squadra non ha fatto una prestazione soddisfacente. Si vede che punta molto, per non dire soprattutto, sulla vena realizzativa di alcuni suoi giocatori, Lapadula su tutti, ma quando il suo cannoniere principe, come è capitato questa sera, viene letteralmente annullato da un grandissimo Angella, il Benevento soffre, balbetta gioco, schemi costruiti sull’improvvisazione, rischiando anche di perdere. Certo, qualcuno dei suoi ha avuto la palla anche per segnare, ma questo capita, quasi sempre, alle squadre che giocano in casa. Davanti a questo Benevento, Alvini è riuscito a fare un figurone perché ha fatto giocare la sua squadra sicuramente meglio, con una ragnatela di passaggi nella zona nevralgica del campo, con Burrai e Segre, in regia, in grado di vanificare ogni costruzione giallorossa e offrire, nel contempo, opportunità in attacco, dove però, ancora una volta, come abbiamo visto, è mancata, nonostante le clamorose occasioni, la zampata vincente. Peccato. Ma si tratta, ci dobbiamo abituare, di un campionato molto incerto, combattuto ed equilibrato, si vede anche da un dato statistico: già alla settimana giornata c’è una sola squadra ancora imbattuta, il Pisa, primo in classifica.

Fortunato Vinci - www.lidealiberale.com - Agenzia Stampa Italia  

Commenti

  1. È vero, la squadra del Perugia questa volta ha dimostrato di essere molto equilibrata e non per nulla intimorita dal confronto fuori dalle mura amiche. Vi è da sperare in un miglioramento in fase realizzativa, ma la squadra risulta abbastanza affidabile. Forza Grifo!!

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