Il Perugia affonda a Ravenna dopo due gol di vantaggio (3-2)
C’era
da verificare, nella trasferta in Romagna, al “Bruno Benelli” di Ravenna, per
la quinta giornata, se il tecnico del
Perugia, Vincenzo Cangelosi, dopo la sconfitta con l’Ascoli, aveva svolto i
compiti a casa, che erano stati suggeriti, meglio imposti, dalle criticità
emerse nelle quattro gare fin qui disputate e che apparivano piuttosto chiare e
ben definite: trovare un sagace equilibrio tattico al fine di evitare che tutto
il peso lo sopportasse la difesa, come era successo nell’ultima gara, contro i
bianconeri marchigiani, e individuare, nella trequarti, i calciatori in grado
di conferire alla manovra estro e fantasia, per proporre agli attaccanti azioni
offensive di una certa efficacia. Compatibilmente con l’organico a sua
disposizione, ovviamente. A Ravenna si è visto il Perugia con i compiti fatti
solo per quaranta minuti. Poi è venuta fuori la squadra giallorossa e i grifoni
sono scomparsi dalla scena, superati dal punto di vista fisico, tecnico e
tattico. Eppure la gara era cominciata nel migliore dei modi con il vantaggio
conquistato dopo appena sei minuti: cross dalla destra di Matos, a centro area
Donati e il portiere Anaucoura stanno a guardare e Kanoute, di testa, deposita
la palla in rete. I padroni di casa accusano il colpo e gli ospiti comandano a
piacimento la gara. Tanto che al 41’, quando Matos segna il secondo gol,
l’impressione, non solo dei tifosi del Perugia, è che stava per arrivare la
prima vittoria per i grifoni. Il tempo di fare questa semplice considerazione
che Spini, dal limite, trova lo spiraglio giusto per battere Gemello con un
tiro preciso con pallone che s’infila nell’angolo basso alla destra del
portiere biancorosso. Siamo al 44’, ma è la svolta, perché dopo l’intervallo la
partita diventa un’altra, meglio: il Perugia sembra un’altra squadra: lenta,
impacciata senza più punti di riferimento, in balia degli uomini di Marchionni
che, al 61’, pareggiano con una prodezza di Donati: parabola deliziosa con pallone
che tocca l’incrocio dei pali e finisce in rete. Messi sotto, a soffrire il
pressing asfissiante dei romagnoli, i perugini, al 63’, subiscono il terzo gol,
lo segna Tenkorang che risolve una mischia in area biancorossa. Nel frattempo i
cambi di Cangelosi invece di migliorare la situazione, sembra l’abbiano addirittura
peggiorata, vedendo un Perugia incapace di avere una sia pur minima reazione
davanti ad un Ravenna assoluto padrone del campo e questa sera anche primo in
classifica. C’è solo un sussulto d’orgoglio di Tumbarello che impegna, in una
parata difficile il portiere dei giallorossi, ma c’è anche da aggiungere che
anche Gemello è intervenuto in più di una occasione per evitare un passivo più
pesante. Allora per Vincenzo Cangelosi altri compiti a casa con una squadra
nelle zone basse della classifica che sembra ancora tutta da costruire. Buon
lavoro.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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