Le incertezze della serie B: incroci e speranze a due giornate dal termine

Che la serie B sia un campionato equilibrato e incerto si sa da sempre, ed ora, a due giornate dal termine, c’è un’ulteriore conferma. Dopo le promozioni dirette in serie A di Frosinone e Genoa, c’è bagarre, attraverso i play off, per la terza promozione. Ci saranno sicuramente, a contendersi il salto di categoria, Bari, Sudtirol, Cagliari e Parma, seppure in un ordine ancora non definito, mentre, per il settimo e l’ottavo posto, rimangono ancora in corsa Palermo, Pisa, Venezia, Ascoli, Reggina e Modena. Non meno incerta la lotta per non retrocedere. Sembrerebbe definitivamente in serie C il Benevento (32), ma per la matematica ancora non lo è, perché potrebbe, vincendo le ultime due gare, ammesso che perdano Spal, Perugia e Brescia, agguantare, e superare, con il solo obiettivo play out, proprio le rondinelle a 38 punti, avendo la squadra campana il vantaggio della differenza reti, dopo la parità di punti e di gol negli scontri diretti. Una serie di combinazioni se non impossibili certamente assai improbabili. Andrea Agostinelli, dunque, quarto allenatore della stagione dopo Fabio Caserta, Fabio Cannavaro e Roberto Stellone, sembra non avere scampo, anche facendo due, eccezionali, exploit. Pochissime chances anche per la Spal (35) che deve sempre sperare che perdano tutte le squadre che stanno davanti. Qualche possibilità in più le ha, sulla carta, il Perugia (36) terz’ultimo, ammesso che sappia reagire e si sia ripreso dalla scoppola subita dal Cagliari, che ha passeggiato al “Curi” segnando anche cinque gol. I grifoni dovranno giocare, sabato prossimo, a Venezia e, poi, nell’ultima gara, in casa, con il Benevento. La trasferta in laguna è difficilissima, non solo per le condizioni del Perugia, ma anche perché i veneti sono in splendida forma, e, dopo aver rifilato quattro gol alla Ternana e cinque al Modena, sono andati a prendere un punto prezioso anche a Cosenza, così da candidarsi, come abbiamo visto sopra, anche per la zona play off. Quindi non sono affatto appagati, come ho sentito dire. Questo vuol dire che ci vorrà un Perugia super - significa distante e diverso anni luce da quello visto contro il Cagliari -  per battere gli uomini di Paolo Vanoli. Se però i biancorossi riuscissero nell’impresa di conquistare sei punti potrebbero raggiungere il Brescia (38), con cui sono in vantaggio di gol negli scontri diretti, che giocherà in casa con il Pisa e poi a Palermo. Due avversarie che sperano ancora negli spareggi promozione e che giocheranno al massimo. Nel mirino dei grifoni, con obiettivo play out, sempre che vincano le due partite e arrivino a 42 punti, ci potrebbe essere (in vantaggio gli umbri per la differenza reti dell’intero campionato) anche il Cosenza (39) che prima dovrà andare ad Ascoli e poi, giocare, in Calabria, con il Cagliari. Se non fa punti, c’è pure il Cittadella (41) che giocherà prima a Bolzano contro il Sudtirol e poi, in casa, con il Como (43). I lariani hanno la prima partita al “Sinigaglia” con la Ternana (43) che nell’ultima giornata giocherà al “Liberati” con il Frosinone. Sabato sera ci saranno, ovviamente, meno incertezze, sembra, però, salvo suicidi, che Como e Ternana, possano trovare, magari con un “comodo” pareggio, già sabato in riva al lago, punti per non correre eccessivi rischi. Ora in trincea ci sono Perugia, Brescia, Cosenza e Cittadella. Di queste, una si salva, una retrocede subito, mentre l’altra retrocessa sarà la perdente dei play out. Intanto, si parla che una squadra, tra quelle retrocesse, potrebbe essere ripescata nel caso in cui la Sampdoria, che da ieri sera è in B, non si dovesse iscrivere, per la crisi societaria, al prossimo campionato cadetto. Certamente è un’ipotesi. Ed è già successo. L’ultima volta, l’anno scorso, con il Cosenza, squadra retrocessa in C e ripescata al posto del Chievo, fallito.     

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia              

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