In tenda anche i malati per far capire che le priorità sono altre, non solo il presidenzialismo
Si sono subito mobilitati
ben tre ministri quando si è saputo, riportato in bella evidenza da giornali e
telegiornali, che alcuni studenti universitari si erano attendati nei giardini
di alcune Università per protestare contro il caro affitti e alloggi. Forse i
giovani hanno qualche ragione, il problema esiste, seppure la protesta,
soprattutto a noi non più giovanissimi, appaia un po’ strana. Nel senso che
oggi le Università ci sono in tutte le Regioni, e, volendo, le lezioni si
possono seguire anche viaggiando. L’ho fatto anch’io, ai miei tempi, con tanti
altri colleghi: si partiva all’alba da Limbadi, paesino (allora) della
provincia di Catanzaro, con l’automobile a noleggio, poi il treno (il mitico -
per la lentezza - accelerato) fino a Villa San Giovanni, quindi, non essendoci
ancora il Ponte sognato da Salvini e Berlusconi, la nave traghetto e l’arrivo
all’Ateneo di Messina. Andata e ritorno in giornata. Faticoso? Certo, ma a
vent’anni non c’è niente di faticoso. La questione del caro affitti, però,
andrebbe in parte risolta dal governo, non solo sbloccando subito 660 milioni
del Pnrr, come titola oggi il Corriere
della Sera, ma cercando di mettere meno imposizioni fiscali sulla casa, su
cui gravano tributi d’ogni genere, così da togliere ogni alibi ai proprietari
che vogliono speculare. La mobilitazione del governo sorprende, e molto,
perché, contestualmente, ci sarebbero, per milioni di italiani che stanno male,
i problemi della salute. Proprio questa mattina un giornale di Roma, citando il
report di Cittadinanzattiva, titola “due anni per una mammografia e uno per una
visita cardiologica”. Sempre oggi, la locandina de La Nazione, edizione Umbria: “52 mila esami affidati ai privati”.
Il governo centrale e quello periferico (Regioni) ignorano il problema perché
non lo considerano grave, anzi vogliono che rimanga proprio così, per favorire
la sanità privata che, nell’ultimo anno, ha superato i 9 miliardi di ricavi.
Leggi, pure, “I vergognosi fallimenti della sanità pubblica favoriscono il
business dei privati, che hanno superato i 9 miliardi di ricavi”. Ora ai malati
non rimane altro da fare che comprarsi una tenda canadese (altra spesa!) e
andare a protestare davanti agli ospedali. Chissà se potrà funzionare. Probabilmente
no, perché Giorgia Meloni ha come assoluta priorità il presidenzialismo, lo
hanno chiesto - dice lei - gli elettori. Evidentemente quelli sani, i malati
non contano. Anche perché potrebbero morire prima delle prossime elezioni.
Fortunato
Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
Caro direttore,
RispondiEliminai dati riportati, di circa 9 miliardi di spesa per prestazioni sanitarie private, fa principalmente riferimento allo studio Mediobanca che aggrega i fatturati 2021 dei 24 principali operatori sanitari italiani con entrate superiori a 100 milioni di euro. Lo studio evidenzia inoltre la forte tendenza in crescita, con un aumento del 15% sul 2020.
Ma qui va sottolineato che questi 9 miliardi circa rappresentano solo un quarto della effettiva spesa sanitaria degli italiani verso le strutture private. Non sono infatti computati in questi 9 miliardi, tutte le visite specialistiche (cardiologiche, ortopediche, neurologiche, dermatologiche, oculistiche) che molti sono costretti a fare in strutture o studi privati, se non vogliono aspettare sei mesi, un anno o anche due, come dice l’articolo. Numerose stime convergono su una spesa sanitaria complessiva intorno ai 40 miliardi che gli italiani spendono ogni anno per la propria salute, al di fuori del sistema sanitario nazionale.
Ma di tutta questa storia, sapete qual e’ l’aspetto piu’ odioso? Che tra questi moltissimi italiani che in qualche modo comunque riescono a prendersi cura della propria salute privatamente, non ci sta nessuno di quei sei milioni circa di italiani che vivono in condizioni di quasi poverta’. Ma davvero avevamo bisogno di un altro lampante esempio di un ulteriore diritto costituzionale trasformato per molti in aria fritta?
FF
Ha fatto bene a precisare quanto costi, in totale, ai cittadini la sanità privata. La ringrazio. Una sola richiesta: metta il suo nome e cognome.
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