Ignorano e violano sistematicamente la Costituzione che ora vogliono pure cambiare, senza sapere cosa e come. Incredibile

 

Guardo con un certo stupore, e anche preoccupazione, a ciò che avviene in questo nostro Paese. Ho scritto più volte che la Costituzione viene sistematicamente ignorata e violata senza che nessuno abbia il coraggio e la forza di protestare energicamente davanti allo scempio, gravissimo, che i politici di turno sono capaci di fare. Leggi, tra l’altro “Il presidente Mattarella non può firmare una legge che fa scempio della Costituzione”.  Ora, Giorgia Meloni ha gettato nello stagno della politica, un sasso gigantesco: l’intenzione di cambiare la Costituzione in versione “presidenzialismo”, perché, dice la stessa Meloni, “abbiamo preso un impegno con gli elettori”. Ma quale impegno? È quello che ha chiesto, in un dialogo surreale, Riccardo Magi di + Europa, durante l’incontro di ieri a palazzo Chigi, non all’usciere, ma, addirittura, al ministro per le Riforme istituzionali, ex presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati. La risposta, sconcertante e sconfortante, è stata questa: “Di cosa poi si vedrà”. Ma è concepibile affidare la guida del Paese a queste persone? Smarriti, come e più dei cittadini, appaiono pure gli alleati della Lega, che, con Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera, dicono: “Nel programma del centrodestra c’era l’elezione diretta del presidente della Repubblica, quello è l’accordo che c’è. Se la premier Meloni vuole proporre altro, la Lega chiede garanzie per il ruolo del Parlamento”. Giustamente. Se lo scopo è quello di dare maggiore stabilità al governo, l’elezione diretta del Capo dello Stato non serve quasi a niente; se, invece, si vorrebbe proporre l’elezione diretta del presidente del Consiglio dei ministri, come vorrebbe la Meloni, si toglierebbe peso, ridimensionando ruolo e competenze, in maniera grave e preoccupante, al Parlamento. Già oggi, la funzione legislativa che spetta al Parlamento, spesso, con i decreti legge, senza alcuna “necessità ed urgenza” come vuole la Costituzione, la esercita, del tutto impropriamente, il Governo. Poi sarebbe sicuramente peggio. I padri costituenti si gireranno nella tomba, mentre noi, assillati e angosciati, da problemi enormi, come la guerra interminabile, l’inflazione galoppante, la sanità pubblica agonizzante, la pressione fiscale intollerabile, assistiamo, increduli, a questo spettacolo, penoso, di mezzecalzette allo sbando.     

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

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