Il Perugia perde (3-2) anche a Venezia, ma ha ancora la possibilità di poter fare i playout ed evitare la C
Colare a picco nella
laguna era, alla vigilia, un’ipotesi assai probabile, quasi scontata,
considerando le condizioni tecniche e psicofisiche dei grifoni (tre soli punti
nelle ultime sette partite) e, di contro, la marcia trionfale del Venezia degli
ultimi tempi, con sogni ambiziosi di playoff.
Dopo i cinque gol subiti dal Cagliari, si sperava, certo, ma non si
poteva pensare seriamente che Fabrizio Castori fosse stato in grado di
resuscitare, per la trasferta al “Pier Luigi Penzo”, una squadra sembrata, in
più di una occasione, arrendevole, spenta e senza energie. Nonostante la 19
esima sconfitta, però, c’è ancora la possibilità che il Perugia possa fare i
playout e, vincendoli, evitare la retrocessione in serie C. Per arrivare al
quart’ultimo posto, occupato dal Brescia con tre punti in più, i grifoni, che
sono in vantaggio di gol negli scontri diretti con le rondinelle, dovranno
vincere venerdì prossimo al “Curi” l’ultima partita contro il Benevento, questa
sera già retrocesso con la Spal, ma ci dovrà anche essere la sconfitta del
Brescia a Palermo. La squadra rosanero, che oggi ha perso a Cagliari, ha
estrema necessità di vincere per mantenere l’ottavo posto in classifica,
l’ultimo utile per disputare i playoff. Un aiuto al Palermo, e anche al
Perugia, lo potrebbe dare il bomber dei rosaneri, il perugino Matteo Brunori,
oggi assente per squalifica. La partita contro il Venezia ha mostrato, ancora
una volta, l’impotenza offensiva dei biancorossi per la incapacità di costruire
azioni da gol e la fragilità di una squadra nel suo complesso. I padroni di
casa sono andati in vantaggio al 25’ con Pierini che si è liberato di
Bartolomei e dal limite ha centrato l’angolo alto dove Abibi, terzo portiere,
non ci è potuto arrivare. Il raddoppio al 44’ di Carboni che di testa, al
centro dell’area, ha trovato il pallone proveniente da calcio d’angolo. La
partita è sembrata definitivamente chiusa al 60’ quando Ellertsson da pochi
metri ha sfruttato la distrazione di Curado e Sgarbi ed ha battuto ancora il
portiere del Perugia. In questo spezzone di partita gli ospiti avevano fatto
solo un tiro con Di Serio, che davanti a Joronen ha tirato forte ma addosso al
portiere avversario. Qualche segnale di una certa vivacità si è avuta con i
cambi. Prima ha segnato Luperini dopo uno scambio (l’unico!) in area con Di
Carmine, e poi, al 75’ Casasola ha trasformato il calcio di rigore assegnato
per fallo su Lisi. Lo stesso Casasola qualche minuto dopo è stato espulso per
aver spinto il vice allenatore del Venezia che aveva sostituito Vanoli espulso.
Insomma, si poteva, negli ultimi minuti, in parità numerica, provare a
conquistare anche un pareggio che poteva consentire di agguantare, eventualmente,
pure, il Cosenza, ora, con quattro punti in più, fuori dalla portata del
Perugia. Un lumicino è, dunque, ancora rimasto acceso. Castori e la sua truppa
sono già tutti a pregare che avvenga il miracolo.
Fortunato
Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
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