Tutti alla mangiatoia, l'indecenza nella legge di bilancio
C’è chi piange i parenti
morti, chi soffre per le tribolazioni dei familiari ammalati e c’è chi è
disperato per la crisi economica, ma alla Camera e al Senato, di questi affanni
non se ne curano. Sono impegnati, tutti, indistintamente, forze politiche della
cosiddetta maggioranza e della cosiddetta opposizione, in una ressa indecorosa
a chi può prendere di più per le clientele e le lobby che rappresentano in
quella mangiatoia chiamata legge di bilancio di previsione 2021, approvata in
queste ore dai due rami del Parlamento. Il relatore di maggioranza ha
raccontato al popolo bue che si è trattato di una “proficua triangolazione
istituzionale tra maggioranza, opposizione e governo”. Leggere l’articolo di oggi sul Corriere della Sera, di Sabino Cassese,
su quello che contiene la legge di bilancio (450 pagine, all’insegna della
semplificazione) sulla voracità dei rappresentanti del popolo, sulla
straordinaria capacità di dilapidare il denaro pubblico, viene da vomitare, di
vergognarsi di avere una classe politica cosa scarsa, incapace, irresponsabile.
Se ai disastri del Covd-19 si aggiungono i danni di chi sta sugli scranni delle
istituzioni, penso che il Paese abbia toccando il punto più basso della sua
storia. Mentre affondiamo, i parlamentari hanno deciso, a debito per 24,6
miliardi, di finanziare “cori, bande e musica jazz, corsi di formazione
turistica esperenziale, recupero della fauna selvatica, veicoli di interesse
storico e collezionistico, bonus idrico, l’ottavo centenario della prima rappresentazione
del presepe, il voucher per occhiali da vista, il piano nazionale demenze,
oltre a decine di elargizioni e mance (229 articoli), l’istituzione di fondi e
la previsione di finanziamenti fino al 2036. “Seppure all’opposizione, il
centrodestra - si è vantato il leader della Lega - ha ottenuto misure per 10 miliardi di euro”. Così
l’opposizione non è stata pregiudizialmente contraria. “Ci siamo confrontati,
rispettandoci “. Era questo il “senso di responsabilità” e il “bene per il
Paese” sbandierato negli ultimi giorni dall’opposizione. Ed è quello che
vorrebbero fare e, senza il controllo diretto dell’Europa, faranno, con il Next
generation Eu. Non ho nessun titolo per invocare l’intervento del presidente
della Repubblica, se non quello di semplice cittadino, e non so nemmeno cosa
potrebbe e dovrebbe fare Sergio Mattarella, ma certo quando questa mattina avrà
fatto la rassegna stampa, anche lui - immagino - si sarà vergognato di essere
il rappresentare di un Paese che non riesce ad eleggere non dico statisti, un
parolone che è in disuso già da anni, e con questi chiari di luna lo sarà anche
per tanti altri anni ancora, ma almeno persone che abbiano, non dico un minimo
di cultura, come sarebbe pure necessario, ma almeno un minimo di capacità e di
senso di responsabilità. Niente. Avesse il potere per farlo, Mattarella
dovrebbe fare quello che, secondo i vangeli, fece Gesù: la cacciata dei
mercanti dal Tempio.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com - Agenzia Stampa Italia
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