Nel segno della sofferenza il pareggio con la Virtus Verona (2-2)

 

Perugia contro Virtus Verona per dire che la vita deve continuare. Ma l’atmosfera al “Renato Curi” era più triste e malinconica più del solito, nel ricordo di Paolo Rossi, il calciatore più bravo e famoso che abbia mai indossato la maglia del Perugia, la cui salma è stata portata via dal terreno di gioco, dopo una breve e commovente cerimonia, solo qualche ora prima. I biancorossi sono scesi in campo con l’immagine di Pablito riprodotta sulla maglietta e hanno fatto di tutto per onorare la sua memoria, ma la giornata non era adatta a sprigionare entusiasmi e così è stata nel segno della sofferenza, contro una squadra modesta sotto l’aspetto tecnico, ma tenace, coriacea e combattiva che ha messo in difficoltà un Perugia che oggi non era in vena di prodezze. Sì, i biancorossi hanno pure cominciato al gran galoppo ma i due affondi, proprio in avvio, in rapida successione dalla fascia destra, di Melchiorri ed Elia, non hanno trovato nessuno in grado di deviare in porta il pallone e così, esaurite le due folate, si è data la possibilità alla squadra di Luigi Fresco di organizzarsi meglio e di giocare alla pari un match che il Perugia ha fatto di tutto per perderlo. Già al 12’ un fallo di Burrai su Pittarello ha indotto l’arbitro a fischiare il calcio di rigore. C’era, non c’era? Mi sembra, ogni volta, una disputa di lana caprina. “Rigore è quando arbitro fischia”. Ricordate le massime scaturite dalla saggezza di Vujadin Bosckov? È il caso di ricordarle, ogni tanto. Dal dischetto Bentivoglio, ma Fulignati intuisce la direzione della sfera e para in tuffo. Sventata la minaccia era lecito aspettarsi una forte reazione, ma nella zona centrale del campo i biancorossi ruminavano calcio o, in alternativa, lasciavano agli avversari l’iniziativa, così che Siba, portiere dei veneti, non rischiava nulla. Subisce il gol invece il Perugia al 39’ con un fendente a fil di palo di Marcadella. Primo tempo, dunque, in svantaggio. Nel secondo non va meglio, e al 31’ Del Carro batte per la seconda volta Fulignati che qualche minuto prima aveva dovuto fare una grande parata per salvare la sua porta. Oggi non era efficace, come nelle ultime settimane, la difesa o, meglio, la fase difensiva, se è vero che l’estremo difensore del Perugia ha dovuto fare tante parate per tenere a galla l’imbarcazione biancorossa, che, con più di una falla, rischiava il naufragio. Nel frattempo Fabio Caserta, nella speranza di dare maggiori energie ad una squadra che sembrava rassegnata al peggio, cambiava cinque uomini, e, allora, è aumentato, se non altro, il ritmo e la pressione, prendendo d’assedio l’area degli ospiti. E al 37’, improvvisamente, e del tutto inaspettato, è comparso, dal nascondiglio nel quale si era cacciato fino ad allora, Jacopo Murano che, da fuori area, di punta, ha fatto partire un missile con destinazione l’incrocio dei pali, fuori dalla portata del bravo portiere Sibi. Passano solo tre minuti e Melchiorre, appostato a pochi passi dalla porta, quando ormai stavano per scorrere i titoli di coda, batte con un rasoterra Sibi. Il giocatore anche oggi è stato l’unico vero attaccante, che ha cercato il gol per tutta la partita e come sempre è stato il migliore, nella circostanza dividendosi il podio con Fulignati. Così il Perugia agguanta un pareggio che evita sì l’onta della sconfitta, ma ripropone i soliti limiti, ormai strutturali. Una prestazione che va analizzata con molta attenzione, dal tecnico e dai giocatori, in vista della trasferta, insidiosissima, di sabato prossimo a Trieste. 

Perugia (3-5-2): Fulignati 7,5; Rosi 6,5, Angella 6, Monaco 6,5; Elia 5,5 (23’ s.t. Minesso s.v.), Kouan 6 (5’ s.t. Falzerano 6,5), Burrai 5,5 (23’s.t. Vanbaleghem s.v.), Dragomir 6 (5’s.t. Sounas 6,5), Crialese 6 (36’ s.t. Lunghi s.v.); Melchiorri 7,5, Murano 6: All: Fabio Caserta 6.

Virtus Verona (4-3-1-2): Sibi 6,5; Daffara 6,5 ,Visentin 6,5 , Amadio 6,5; Cazzola 6, Marcandella 6,5 (15’ s.t. Del Carro 6,5), Bentivoglio 6, Lonardi 6; Carlevaris 6 (15’ s.t. Arma s.v.) Pellacani 6, Pittarello 6. All. Luigi Fresco 6.

Marcatori: 39’Marcandella, 31’s.t. Del Carro, 37’ s.t. Murano, 40’ s.t. Melchiorri.

Arbitro: Tommaso Zamagni (Cesena). Assistenti: Massimilisano Bonomo (Milano) e Giuseppe Licari (Marsala).

 

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

 

 

 

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