Il calendario, per Natale, porta in dono, come strenna, il Ravenna e il Perugia festeggia (3-1)
Si doveva vincere. E si è
vinto. Ma, poi, bisognava anche dimostrare che la sconfitta di Trieste non
avesse lasciato, oltre i tre punti, conseguenze di una certa gravità. Il
Ravenna, l’avversario di turno, era una specie di strenna, regalata dal
calendario al posto di Babbo Natale, fermato anch’egli dalle restrizioni
antivirus. I romagnoli, con soli 13 punti, quart’ultimi in classifica, con il
loro pesante fardello di sconfitte, 11, più di tutte, e con una difesa
colabrodo, con 32 gol subiti, una media di due a partita, sembravano vittime
sacrificali. Invece gli uomini di Leonardo Colucci si sono battuti con molto
vigore e con straordinaria determinazione per annullare il gap tecnico che è
apparso subito evidente. Il Perugia ha risposto a qualche critica, peraltro del
tutto legittima dopo il “Nereo Rocco”, con una prestazione volitiva e generosa,
a tratti anche con qualche schema apprezzabile. E mostrando, finalmente, di
saper sfruttare le occasioni da rete. Una vittoria meritata, contro un avversario
mai domo, e in qualche occasione, soprattutto nel finale di gara, anche
pericoloso, tanto che a sbrogliare la faccenda c’è voluto un bravissimo
Fulignati, che ha salvato, almeno in due occasioni, la porta ed il risultato. Fabio
Caserta, pur rimanendo fedele al 3-5-2, ha chiamato ad interpretarlo giocatori
diversi. Fuori Elia e al suo posto Rosi, sostituito in difesa da Sgarbi. Per
Burrai, la prima volta dal primo minuto, Vanbaleghem e, in attacco, dall’avvio
(anche questa una novità) Minesso sostituto di Murano. Scelte condivisibili
perché i giocatori a disposizione del tecnico sono tanti e, salvo qualche
eccezione, il bagaglio tecnico è pressoché uguale, giusto quindi il turnover.
Infatti Mattia Minesso che aspettava da qualche tempo questa occasione, cioè
quella di giocare titolare e non spezzoni di gara, come gli era successo finora,
ha risposto alla grande, con tre gol, tutti di pregevole fattura a chiudere
altrettante azioni. Sotto rete si è fatto valere ed è quello che si cercava: un
giocatore capace di trasformare in gol (o almeno in tiri in porta) le azioni
che vengono create. Abbiamo trovato il bomber? È presto per dirlo, ma la
risposta non tarderà ad arrivare perché è scontato che un posto da titolare, in
attacco, nelle prossime gare, non può che essere il suo. Mattia è andato in gol
al 21’ e al 7’ del s.t. e poi al 28’, dopo il gol di Franchini (17’). La terza
realizzazione è avvenuta con la collaborazione di Elia, che era entrato in
campo per sostituire Rosi. Elia dopo aver preso palla sulla trequarti ha fatto
fuori in dribbling due avversari e dal fondo ha mandato la palla dalla parte
opposta dove c’era, prontissimo, Minesso che di testa ha deviato in gol per
l’indimenticabile tripletta. Poi, come già detto, le parate di Fulignati a salvare
la porta e i tre punti preziosi, in una classifica che vede, nella zona alta, ambiziosi
e temibili pretendenti alla vittoria finale.
Perugia
(3-5-2):
Fulignati 7; Sgarbi 6,5, Angella 6,5, Monaco 6; Rosi 6 (21’s.t. Elia 7), Kouan
6 (7’ s.t. Moscati 6,5) Vanbaleghem 7, Sounas 6,5 (21’s.t. Dragomir s.v.),
Favalli 6,5; Minesso 8, Melchiorri 6,5 (27’ s.t. Murano s.v.). All. Fabio
Caserta 6,5.
Ravenna
(4-3-3): Tonti 6; Vancore 6, Shiba 5, Alari 5 (1’s.t. Marchi 5,5), Perri 6;
Franchini 6,5, Papa 6, De Grazia 6 (29’s.t. Sereni s.v.); Ferretti 6 (34’s.t.
Marozzi s.v.), Mokulu 6, Martignago 5,5 (34’ s.t. Cossalter s.v.). All. Leonardo
Colucci 6.
Marcatori:
21’ e 7’ s.t. Minesso, 17’ s.t. Franchini, 28’ s.t. Minesso.
Arbitro:
Emanuele Frascaro(Firenze). Assistenti:
Davide Meocci (Siena), Luca Dicosta (Novara).
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
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