Il lampo di Seghetti illumina il "Curi" e fa vincere il Perugia contro la Recanatese (1-0)

 “È stata una partita brutta, sporca, ma vincente, ed è ciò che interessa”.  È il parere di Alessandro Formisano, il tecnico del Perugia, al termine della gara, costellata di sofferenze, contro la Recanatese, vinta solo a pochi minuti dal termine con una prodezza di Seghetti. Era una serata favorevole, da sfruttare al massimo, in cui i tre punti consentivano di consolidare il quarto posto in classifica, ad un solo punto dal terzo, occupato dalla Carrarese, allontanarsi dal Gubbio, che aveva pareggiato, e lasciare addirittura ad otto punti di distanza il Pescara che aveva perso. Dunque, doveva essere un confronto impari, non solo per il divario tecnico, ma anche, e soprattutto, per le motivazioni sollecitate dall’importanza del match. Naturale attendersi una gara dominata dal Perugia, ed invece è venuta fuori una partita “brutta”, equilibrata e sofferta oltre ogni limite ed oltre ogni previsione. Un Perugia acefalo, che ha giocato a ritmi lenti e con schemi estemporanei contro un avversario modesto, qual è la Recanatese, sistemata nella zona bassa della classifica, con 22 punti di distacco dai grifoni e con la peggiore difesa del campionato. Formisano aveva cominciato, stante gli impegni ravvicinati (già martedì sera si giocherà a Chiavari) dal necessario turnover, e con una formazione nuova, ma anche duttile, per essere in grado di adattare gli uomini e gli schemi alle dinamiche della partita. Le cose non sono però andate secondo gli auspici e il primo tempo è stata di una monotonia disarmante, senza sussulti, senza occasioni da gol, e molti errori. Pur non rischiando nulla in difesa, il Perugia ha lasciato, in molti frangenti, l’iniziativa del gioco ai giallorossi marchigiani di Giacomo Filippi, l’allenatore che da qualche settimana ha sostituito Giovanni Pagliari, esonerato. L’intervallo è servito a Formisano di pensare a qualche sostituzione per dare una svolta ad un gioco asfittico e senza sviluppi offensivi. Necessario, anzi indispensabile, inserire Alessandro Seghetti, il cannoniere, l’unico che è in grado di dare concretezza e finalizzare la fase offensiva. E i risultati si sono subito visti con una manovra avvolgente, più efficace e convincente, con qualche tiro in porta, costringendo, comunque, gli ospiti ad arroccarsi nella propria metà campo. La svolta decisiva è venuta nei minuti finali. Prima, all’84’, Seghetti show: il giocatore, in dribbling, si libera di un nugolo di avversari e tira nell’angolo basso alla destra di Meli che, in tuffo, devia il pallone in angolo. Qualche minuto dopo, all’87’, altra azione di Seghetti, questa volta, imbeccato da Lisi, l’attaccante trova lo spiraglio per un tiro preciso con il pallone che va a sbattere sul palo alla sinistra di Meli e poi in rete. Vincere all’ultimo tuffo non è il massimo, ovviamente, ma i tifosi si possono consolare con il fatto di avere avuto un’altra confortante conferma, che Formisano può disporre di un campioncino come Seghetti, che serve per poter sognare l’impresa promozione in B, attraverso i playoff. Senza di lui, non si poteva nemmeno sognare.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia 

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