Le previsioni del tempo con le percentuali, per non sbagliare mai

 

Una volta, i nostri antenati, si affidavano allo speranzoso detto “rosso di sera buon tempo si spera”. Oggi abbiamo un’infinità di siti e trasmissioni varie per sapere, minuto per minuto, le previsioni del tempo, anche nel giardino di casa. Aiutati dalle informazioni che mandano i satelliti gli esperti calcolano tutto e danno i responsi. E dalle loro previsioni dipendono molte delle nostre decisioni su quello che è opportuno fare. Vado o non vado al mare? Andiamo o no in gita? È il caso di prendere le ferie adesso o è bene aspettare la prossima settimana? Prendo o non prendo l’ombrello? Insomma, tutto ruota, e dipende, da quello che abbiamo letto sui siti, sentito alla radio o visto alla televisione. Durante l’estate, un giorno, volevo andare in barca - niente di trascendentale, una banale barchetta proletaria, lo dico per il fisco, sempre in agguato - e allora sono andato a vedere, sui tre siti che guardo di solito, le previsioni sulle condizioni del mare, uno portava mare calmo, un altro leggermente mosso, un altro mosso. Sono stato a casa. Perché la caratteristica di tutte queste previsioni – e non si tratta di un banale dettaglio – è che ci azzeccano poche volte. Però noi, ostinati, instiamo lo stesso. D’altronde non abbiamo alternative. Poi, da un po’ di tempo, le previsioni, se pioverà o ci sarà il sole, le danno con le percentuali. E, questo, carissimi e bravissimi meteorologi, è un inganno odioso, insopportabile, fatto a noi sprovveduti e profani.  E sì, perché così le previsioni non si sbagliano mai. Anche quando la pioggia è data al 90% se poi splenderà il sole vorrà dire che si è verificato quel 10%, che rientrava nelle previsioni degli esperti, e quindi nessuno può dire che la previsione sia stata sbagliata. Anzi, la colpa è la nostra che non abbiamo saputo valutare appieno la sapiente e saggia previsione ad ampio spettro. E, allora, che fare? Guardare i siti, certo, come abbiamo sempre fatto, ma diamo anche una sbirciatina all’orizzonte, chissà, forse, potrebbe valere ancora “rosso di sera buon tempo si spera”. Come una volta.

  Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia        

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