Il Perugia a Frosinone guadagna un punto, ma, forse, ne perde due
Quante
occasioni deve creare il Perugia per arrivare a fare un gol? È l’interrogativo
che sorge spontaneo dopo lo 0-0 contro il Frosinone. Un pareggio esterno contro
una squadra forte (sulla carta) e ambiziosa è sempre, sia ben chiaro, un punto
guadagnato, certamente da non disprezzare, però il campionato, difficile ed
equilibrato come questo, impone alle squadre di vincere quando ci sono tante
occasioni per farlo, come è successo al Perugia, oggi, sul terreno dello “Stirpe”
di Frosinone. Massimiliano Alvini parte con l’undici già collaudato, inserendo,
dei nuovi ultimi acquisti, solo Jacopo Segre, a centrocampo. E fa bene perché
la squadra dimostra di aver assimilato il modulo e la mentalità voluti dal
tecnico biancorosso. E, infatti, senza fronzoli, e senza tentennamenti, i
grifoni mettono subito in evidenza di non essere affatto inferiori ai giocatori
di Fabio Grosso, e che non vogliono stare a guardare ma puntano decisi, con
schemi efficaci e veloci, a creare le occasioni da gol. Uno, due tre, fino alla
quarta occasione all’inizio del secondo tempo: Carretta lancia lungo Murano
davanti a Ravaglia, ma il pallone, colpito al volo, va ancora una volta fuori dai
pali della porta frusinate. Il gol, ancora volta, è un miraggio. Non voglio
dare la colpa della mancata vittoria a Murano, che si impegna e si fa trovare
sempre pronto sotto porta, ma rimane il fatto che le tante occasioni non
trovano mai un realizzatore. E nemmeno tra i nuovi acquisti c’è il goleador.
Forse, si spera, di poter lanciare, come prima punta, nel ruolo che manca ai
biancorossi, Manuel De Luca, un giovane assai promettente di 23 anni.
Probabilmente farà il suo debutto, sabato prossimo, al “Curi” contro il
Cosenza. Il Frosinone, dal canto suo, ha mostrato di poter contare solo su
uomini abili nello sfruttare le opportunità e le occasioni, che casualmente
possono capitare, nient’altro, poco per vincere. Anche perché la difesa degli
umbri, in cui ha brillato come al solito Angella, attenta e ben organizzata,
non ha consentito nemmeno ai mestieranti come Ciano, Canotto e Zerbin di
impensierire seriamente il portiere Chichizola. In queste condizioni il
pareggio era quasi scontato, che però va stretto, strettissimo, ai grifoni.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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