Spettacolo di gol ed emozioni al "Curi" con conseguente affondamento del Modena (3-0)
Aspettavo
da tempo, con una certa intrigante curiosità, una gara con un avversario di
spessore per avere conferme sulle potenzialità del Perugia. Ed anche sulle
capacità di Fabio Caserta nel saper gestire al meglio le risorse, sotto il
profilo umano, psicologico e tecnico, messe dalla società a sua disposizione.
Perché ho apprezzato molto, in particolare, le capacità dimostrate dal tecnico
nello straordinario recupero di Marcello Falzerano. Per certi versi un
autentico capolavoro. Perché ho notato, dopo lo sgradevole screzio tra i due,
nello spogliatoio, di qualche mese fa, un rilancio tecnico notevole di Marcello,
cui si è giovata tutta la squadra, con il gioco ed i risultati. L’assenza di
alcuni calciatori importanti, primo fra tutti, Melchiorri, avrebbe potuto avere
conseguenze pesanti sul rendimento e sui risultati, e se ciò non è avvenuto
molti meriti vanno proprio a Falzerano, direttore d’orchestra, trascinatore
della squadra, come ho avuto modo di scrivere già in alcune altre occasioni. Caserta
ha seminato bene, e i germogli biancorossi, di eccellente qualità, già si
vedono crescere, con questi primi tepori primaverili. Il panegirico era
doveroso farlo, perché anche oggi, contro il Modena, una squadra descritta da
qualcuno come addirittura il Real Madrid della serie C, a prevalere sono stati
ancora una volta i grifoni. E lo hanno fatto dominando, sia sotto il profilo
tecnico che tattico. Il Perugia ha qualcosa in più delle altre squadre, anche
se non sempre questa superiorità appare evidente, perché il rendimento delle
persone, quali sono i calciatori, non ha standard fissi e definiti, e sono le
variabili, a volte, a prendere il sopravvento e a condizionare pesantemente il
risultato nell’evento sportivo. Ma quando questo non avviene si vede una
squadra attenta e tenace in difesa, dove il generale Angella, chiuso nella sua
roccaforte, nell’occasione con Cancellotti, Sgarbi e Favalli, non consente
intrusioni di alcun genere. Non sono da meno, nel chiudere ogni varco, anche
gli uomini del centrocampo, dove c’è una tale intensità da neutralizzare
facilmente, già sul nascere, le velleità degli avversari. In attacco, poi, c’è
un tridente delle meraviglie, guidato da Falzerano, rifinitore, che oggi ha
avuto due eccellenti solisti ai suoi fianchi, Elia e Melchiorri. Quante volte ho detto e scritto che Elia, libero da incombenze tattiche e tenuto costantemente nell'area degli avversari, o fa gol o conquista un calcio di rigore. Oggi ha fatto l'uno e l'altro. Il Modena che
aveva un solo punto di vantaggio con due partite in più, non aveva alternative
che quella di cercare di vincere. E, infatti, facendo leva soprattutto su una
certa prestanza fisica, ha cominciato all’attacco, niente di trascendentale,
sterile, leggero, banale dominio territoriale senza mai chiamare in causa
Fulignati, anche per le ragioni già dette prima. Ma è bastato il primo affondo
dal trio offensivo, il primo schema delizioso, e si era appena al 14’, e il
Perugia è passato in vantaggio con Elia che ha chiuso un triangolo sontuoso. Lo
stesso Elia qualche minuto dopo stava per avvicinarsi solo soletto verso Gagno,
ma è stato atterrato platealmente. Ancora Elia, in un altro schema, giù per
terra e conseguente calcio di rigore che Burrai si è fatto però parare. Qualche
minuto ancora e ad esser atterrato era Melchiorri, altro calcio di rigore e
questa volta a sbagliare dal dischetto era Moscati. Queste sono partite che si
vincono se non si commettono errori, qualsiasi altra squadra avrebbe rischiato
molto per quei due clamorosi sbagli. È stato in quei momenti che è venuta fuori
la grande squadra, ed allora, a chiudere un altro schema, è arrivato pure un
difensore, Favalli, nell’occasione avanzato a seguire l’azione dei compagni. Un
primo tempo, dunque, chiuso con due gol di vantaggio e qualche rimpianto. A
porre fine al match, ci ha pensato, al 20’ del s.t., con una bella conclusione
a giro, Murano, che da qualche minuto aveva preso il posto di Melchiorri. E il
Modena? Ridimensionato dal Perugia, al cui cospetto è apparsa una squadra
modesta. Il migliore è stato il portiere, non fosse che per il fatto di aver parato
due rigori, tirati, in verità, piuttosto male. Oggi tra i migliori c’è da
aggiungere Fabio Caserta, che partito con una barchetta, che faceva acqua da
tutte le parti, si ritrova con una bella e lussuosa nave da crociera, con
spettacoli e cotillon. Durerà? Le premesse ci sono tutte, perché duri.
Perugia (4-3-1-2):Fulignati s.v.;
Cancellotti 6,5,Sgarbi 6,5, Angella 7, Favalli 7; Moscati 6, Burrai 6
(18’s.t.Di Noia s.v.), Sounas 6,5 (35’ s.t. Vanbalighem s.v.); Falzerano 7;
Elia 7,5 (35’ s.t. Rosi s.v.), Melchiorri 7. All. Fabio Caserta 8.
Modena(4-3-1-2): Gagno 6; Mattioli 5,5
(26’s.t. Bearzotti s.v.), Zaro 6, Pergreffi 5,5, Mignanelli 5,5 (26’ s.t. Varutti
s.v.); Muroni 6 (26’ s.t. De Santis s.v.), Gerli, Castglia ; Tulissi (33’ s.t.
Scappini s.v.); Spagnoli 5, Luppi 5 (16’ s.t. Sodinha). All. Michele Mignani 5.
Marcatori: Elia al 14’, Favalli al 42’, Murano
al 20’ s.t.
Arbitro: Luca Zufferli (Udine). Assistenti:
Marco Ceccon (Lovere) e Cosimo Cataldo (Bergamo).
Fortunato Vinci –
www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
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