Sa vincere pure il Perugia, in rimonta, con la Vis Pesaro (2-1)
Alla
disperata ricerca dello spirito delle “finali” e dei punti che servono per
uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica. Anche contro la Vis Pesaro,
nel posticipo di questa quindicesima giornata, l’obiettivo non poteva che
essere questo, ormai sarà sempre così. Inevitabile, dopo aver giocato, e anche
sprecato in maniera piuttosto maldestra, tutti i jolly. Ma battere, su un
terreno fradicio di pioggia, l’undici marchigiano di Roberto Stellone, che veniva
da otto risultati utili consecutivi ed aveva subito, finora, due sole
sconfitte, è stato compito niente affatto facile. Giovanni Tedesco ha schierato
il solito 4-3-1-2-l, affidando il compito di trequartista ancora a Manzari, tornato
disponibile dopo la squalifica, andato molto bene nella convincente e
confortante prestazione contro l’Arezzo. L’avvio è stato dei padroni di casa
che hanno dimostrato di aver assimilato le indicazioni del tecnico: molto
movimento, inserimenti anche in area avversaria e, finalmente, tiri in porta. Nonostante
sia il Perugia ad avere il pallino del gioco ad andare in vantaggio, però, è
stata la squadra marchigiana nell’unico inserimento del primo tempo. È stato
Pucciarelli, dal limite, a trovare, al 29’, l’angolo basso alla destra di
Gemello che, in tuffo, non è riuscito a parare il missile scagliato dal
giocatore. Le occasioni per il pareggio ai grifoni non sono mancate, ma Giunti
e Montevago, da buona posizione, non sono riusciti a segnare. Il secondo tempo
si è aperto con il Perugia ancora più voglioso e determinato di annullare lo
svantaggio, in fondo immeritato. Se si insiste e si sta in area alla fine
qualche risultato positivo si ottiene e così al 75’, dopo che il bravo portiere
Pozzi aveva sventato con bravura due occasioni da gol, da un inserimento di
Montevago sulla fascia destra Bacchin, che qualche minuto prima era entrato al
posto di Kanoute, è saltato più alto di tutti e, di testa, ha deviato in porta il
traversone del compagno. Sulle ali dell’entusiasmo all’84’ è arrivato anche il
gol della vittoria. Bartolomei, entrato, anche lui, qualche minuto prima per
sostituire Tozzuolo, ha tirato una punizione, Angella, in tuffo, di testa, ha
colpito la palla che con una parabola diabolica è andata ad infilarsi
all’incrocio dei pali, dove Pozzi non la poteva prendere. Finalmente un
successo, pure meritato, perché cercato con insistenza dal primo fino
all’ultimo, con il piglio di una squadra che dimostra di non gradire, di più:
di vergognarsi di stare in quella posizione di classifica e che non vede l’ora
di trovare una collocazione tranquilla. La Vis Pesaro, dopo essere passata in
vantaggio, ha avuto la presunzione di pensare che la partita fosse conclusa,
non ha capito che quel Perugia, aggressivo e determinato, voleva e cercava la
vittoria a tutti i costi. Dunque, un passo avanti dei grifoni non solo in
classifica, anche negli schemi e nel gioco, forse, più di tutto, nell’autostima.
Che, come si vede, non è affatto un dettaglio.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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