"La sinistra vi crede scemi"...in verità pure la destra
Ha
perfettamente ragione Giorgia Meloni a dire: “La sinistra vi crede scemi”,
rivolta ai cittadini italiani. È vero
che i politici mezzecalzette che ci ritroviamo abbiano già superato vette
inimmaginabili di frottole sia quelli di sinistra e, purtroppo, anche quelli di
destra. In una gara, impari e penosa, a chi fa peggio. Pensano, questi “venditori
di almanacchi”, che un po’ tutti credano a “u ciucciu chi vola” come si si
diceva una volta, ai miei tempi, in Calabria, quando c’era qualche bambino
credulone che ingoiava, come vera, qualsiasi sciocchezza. Noi italiani, ormai, siamo
considerati imbecilli e creduloni. Qualche esempio. C’è un serrato dibattito se
c’è stato o meno l’aumento della pressione fiscale in questo ultimo anno. La sinistra sostiene che ci sia stato, la
destra il contrario. Ieri sera, in tv, un giornalista ha mostrato, addirittura,
un documento di esperti che affermano che non c’è stato l’aumento della
pressione fiscale, ciò sembra, agli sprovveduti, solo perché c’è stato un
aumento degli occupati. Mi dispiace per gli studiosi, che hanno perso tempo
inutilmente, ma non mi sembra sia così. Se ci sono 1000 lavoratori, con una
retribuzione di 30.000 euro e l’aliquota d’imposta è del 10%, il fisco incassa 3.000.000
di euro. Se aumentano i dipendenti a 1100, il fisco incasserà, ovviamente, di
più, cioè 3.300.000 euro, ma questo non vuole dire un aumento della pressione
fiscale, che non cambia, e rimane sempre al 10%. Solo se l’incasso del fisco
supera i 3.300.000 euro significa che ci sia stata una tassazione maggiore, ma
non dipende e non c’entrano affatto gli occupati. Bisognerebbe aver fatto, con
profitto, le elementari. E, invece, in tutti i talk show, come ieri sera, c’è
sempre qualcuno - mi dispiace, Meloni: sono della destra - a raccontare questa
evidente fandonia. Oggi, per attraversare lo Stretto di Messina, con le auto al
seguito, ci si impiega 25 minuti, tempo controllato con il cronometro, come
peraltro dice l’orario delle compagnie di navigazione che operano sullo Stretto.
Ebbene, i seguaci del pensiero di Matteo Salvini, il patrono dell’opera,
affermano che con il ponte si potranno recuperare, nell’attraversamento, un’ora
di tempo. E poi ci sono i treni: attualmente ci impiegano, secondo l’orario
ufficiale di Trenitalia, 1h e 15’, ebbene il pensiero salviniano sostiene che i
treni potranno recuperare 2 ore e più. Non volano solo gli asini anche i treni.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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