Le risse tra i poteri danneggiano la credibilità dello Stato, chi non è adeguato si deve dimettere

 

La Costituzione sta diventando un inutile pezzo di carta. Ogni giorno, sfregiata, ferita, ignorata.  È una situazione di una gravità inaudita, intollerabile, che non si può fare finta di non vedere. Si sta imboccando una strada senza ritorno. Dovrebbe rendersi conto, prima di tutti, il presidente Mattarella. Ma tutti gli altri che ricoprono incarichi importanti, a rappresentare le istituzioni, ne dovrebbero prendere atto, e se non sono adeguati, e in grado di rispettare la Costituzione, come hanno giurato di fare nel momento in cui hanno preso l’alto incarico, devono, senza ulteriori indugi, rassegnare le dimissioni. Quello che sta succedendo non può continuare. Il cittadino che legge i giornali o vede la televisione rimane colpito, sdegnato, quasi incredulo. Questo denigrare continuo è qualcosa di inconcepibile. Oggi, tanto per fare l’ennesimo, pessimo esempio ci sono le reazioni, come al solito scomposte e infelici, a proposito della bocciatura, da parte della Corte dei Conti, del progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Meloni: “Ennesimo atto di invasione dei giudici sulle scelte di Governo e Parlamento”. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture:” Scelta politica, danno al Paese. Si va avanti lo stesso”. Sono convinti, sia Meloni che Salvini, come quasi tutti gli altri politici, con il codazzo dei giornalisti-lustrascarpe al seguito, che l’elezione popolare dia loro la massima libertà, in tutto. Di fare il lecito e l’illecito. Come si è già visto in tantissimi altri episodi.  E i magistrati non dovrebbe mai intervenire, e quando lo fanno si tratta di “invasori”, che commettono atti violenti e illegittimi e quella di ieri è l’”ennesima” invasione. Pazzesco. Salvini, più ruspante, fa di peggio, chi se ne frega dei giudici “si va avanti lo stesso”. A quando la riforma per cancellare la magistratura? Al di là della questione ponte, di cui abbiamo già parlato, ma che tratteremo a parte: si può continuare così? 

Fortunato Vinciwww.lidealiberale.comAgenzia Stampa Italia

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