Il Perugia contro il Livorno esce, finalmente, dal tunnel e conquista la prima vittoria (2-0)

 

In settimana c’è stata un’inevitabile rivoluzione in casa biancorossa dopo la settima sconfitta consecutiva e l’ultimo posto in classifica. Sono arrivati Giovanni Tedesco, Walter Novellino e Riccardo Gaucci, che non sono solo due ex grifoni, allenatori e un dirigente, sono tre personaggi che, nei rispettivi ruoli e in tempi diversi, appartengono alla bella e indimenticabile storia del Perugia. In questo momento difficile una ventata di emozioni cariche di entusiasmo di questo genere la società ha pensato che potesse servire a sollevare principalmente il morale, e far credere, prima ai giocatori e poi ai tifosi, che il Perugia può e sa fare di più. L’attesa partita con il Livorno, nel posticipo dell’undicesima giornata, era la prima tappa di un percorso fatalmente in salita, ma che Giovanni Tedesco, dopo le dimissioni di Piero Braglia, ha dato l’impressione di poterlo affrontare con fiducia e convinzione. In campo un’altra “sofferente”, il Livorno, già con sei sconfitte sul groppone. Poteva essere la gara della paura, del timore di perdere e. invece, è stata una partita per vincere. Ci hanno provato di più e con maggiori occasioni gli ospiti che in almeno in tre episodi sono andati vicinissimi al vantaggio, sia nel primo che nel secondo tempo, invece al gol c’è arrivato il Perugia, se si vuole con un po’ di fortuna, ma in fondo meritatamente perché anche i grifoni hanno cercato, con insistenza e con impegno, il successo. E lo hanno ottenuto con una doppietta. La prima rete al 54’ con una rasoiata, dal limite, di Kanoute: il pallone è andato a sbattere sul palo e poi sulla spalla di Seghetti ed è finito in rete. Il gol, dopo il digiuno di quattro partite, è stato provvidenziale, perché ha dato fiducia e convinzione nei propri mezzi ai calciatori, tanto che da quel momento i biancorossi hanno creduto che, finalmente, la vittoria poteva essere alla loro portata. Soprattutto quando è arrivato il raddoppio: al 70’ tiro forte di Bartolomei, Seghetti para ma non trattiene la palla che Montevago è lestissimo a depositare in rete. I ragazzi di Alessandro Formisano, un altro ex in campo, sono stati in partita fino a quando non hanno subito i due gol, poi hanno perso la fiducia, si sono disuniti e il Perugia ha gestito senza affanni il resto della gara. È bene dire subito che Tedesco non ha risolto tutti i mali, cosa che peraltro non poteva fare in così pochi giorni, ma ha dato un’idea di gioco, certamente da migliorare e da verificare nel tempo, cominciando da giovedì prossimo, a Latina, in Coppa Italia, e domenica a Pontedera. Il nuovo tecnico, comunque, ha debuttato con una lettura lucida, abile e accorta della partita, peraltro difficilissima sotto diversi aspetti, facendo le mosse giuste che il gioco richiedeva. E, come prima, può anche bastare.  

Fortunato Vinciwww.lidealiberale.comAgenzia Stampa Italia  

Commenti

  1. Speriamo sia l’inizio di un recupero continuo e proficuo

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