In Molise, contro il Campobasso, finisce con un'altra sconfitta il deludente campionato del Perugia (2-1)
The
end. Al “Molinari” di Campobasso, con la 13esima sconfitta, il Perugia ha
dilapidato le ultime chances che erano ancora rimaste per poter disputare,
seppure dall’ultimo posto, i playoff. Sarebbe stato, comunque - sia chiaro - solo
un modesto zuccherino di un campionato costellato da amarezze e delusioni.
L’ultima partita, la prossima al “Curi”, domenica prossima, contro il Pontedera
è del tutto inutile: già ci sono, ad occupare gli ultimi due posti degli
spareggi, Gubbio e Pontedera. I grifoni in Molise non hanno mostrato, per
l’ennesima volta, un gioco in grado di portare al tiro e al gol, si è vista la
solita squadra, che sa fare un’infinità di passaggi, spesso indietro, che
vacilla in difesa quando viene attaccata, pressoché inesistente nella fase
offensiva. Speravo che la disponibilità, finalmente a tempo pieno, di Di Maggio
avesse potuto rappresentare un punto da cui partire per attaccare e vincere,
cosa che era indispensabile per alimentare quella piccolissima speranza di
arrivare nella zona playoff, ma il tecnico ha sì schierato Di Maggio dal primo
minuto, ma non da trequartista, lo ha messo a centrocampo a partecipare a
quella ragnatela inutile, noiosa e insignificante che non è in grado di dare
alcuna consistenza all’attacco. Sì c’era il tridente con Matos, Montevago e
Kanoute, ma sono mancate, come sempre, le munizioni. Così la partita,
fatalmente, è stata lasciata agli uomini di Fabio Prosperi che, alla modestia
tecnica, hanno sopperito con la volontà e l’impegno, e questo è bastato per
vincere la partita. Già all’8’ i padroni di casa potevano andare in vantaggio
se la traversa non avesse respinto il pallone calciato da D’Angelo a botta
sicura. Poi una parata di Gemello al 41’ su Bifulco. All’inizio del secondo
tempo, al 53’, i rossoblù sono passati in vantaggio con Di Stefano che dal
limite ha trovato lo spazio per tirare e il pallone ha colpito prima il palo e
poi è finito in rete. Il Perugia si è visto per la prima volta (in una partita
da vincere!) al 65’ con Cisco che dal 46’ aveva sostituito Kanoute, con il
pallone deviato da Forte. E sempre Cisco, con una leggera deviazione di un
difensore, al 77’ ha segnato il gol del pareggio. A quel punto era il caso di
insistere per la vittoria, invece al raddoppio sono arrivati, meritatamente, i
padroni di casa, all’85’, con Morelli. All’ultimo istante Seghetti, anche lui da
subentrato, ha avuto un buon pallone per il pareggio, ma è andato fuori d’un
soffio. Sarebbe servito solo a dare altre illusione, basta, meglio così.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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