Un nuovo anno tra il naufragio sanitario e i rincari intollerabili
Non
ricordo che ci sia mai stata una fine d’anno così tanta affollata di problemi, un
po’ per tutti, e mai come questa volta gli auguri di un anno migliore sono
sentiti e necessari. Mentre le mezzecalzette si trastullano su chi devono
mandare al Quirinale, le famiglie sono in crisi per la crescita delle infezioni
del Covid-19, in versione Omicron, e l’aumento pazzesco delle bollette di luce
(+55%) e gas (+42%), ma anche del prezzo dei carburanti e della frutta. Chi si
è avventurato a chiedere i bonus del 110% sa che è aumentato anche tutto quello
che serve per le ristrutturazioni, senza freni e senza alcun motivo. Siamo in
una scialuppa in mezzo alla tempesta. E i nocchieri ci appaiono più confusi di
noi che dovremmo essere salvati. Basta vedere il cruciverba di regole da
risolvere per contenere la diffusione del virus e ottenere il green pass. Speriamo
bene, naturalmente. Speriamo in uno squarcio d’azzurro. Ma ci vuole una
massiccia dose di ottimismo. Quando ci dicono che le famiglie pagheranno
intorno a 1.000 euro in più, solo per luce e gas, servizi di prima necessità, significa
che di questo passo gli stipendi e le pensioni diventeranno delle semplici partite
di giro. I soldi li daranno solo per farli tenere qualche giorno e poi
spariranno, ammesso che bastino, e si riesca, nel frattempo, a pagare tutto.
Perché anche i Comuni, indebitati fino al collo, hanno avuto carta bianca per
aumentare imposte e tasse. E poi c’è la corsa al Quirinale, che riguarderebbe
anche tutti noi, ma se la giocano, come se fosse cosa loro, i pochi
concorrenti, che già arrancano e sono in affanno, e i grandi elettori, e,
allora, per questa volta, ve la risparmio. Buon anno.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
Auguri caro Fortunato: come sempre i problemi sul tappeto non mancano. Ti faccio i migliori auguri a te ed Eny con la speranza di vederci quanto prima
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