La Supercoppa alla Ternana, dopo il derby con il Perugia, squadra regina della Lega Pro

 

Mancava solo il dolce, rappresentato dalla Supercoppa di Lega Pro, nei due sontuosi pranzi che hanno saputo offrire, nel campionato di Lega Pro, Perugia e Ternana. E per conquistarlo, le due squadre, assolute protagoniste nei rispettivi gironi di B e C, hanno dato vita ad un derby molto intenso e combattuto. È partito alla grande il Perugia che ha letteralmente dominato, tatticamente, la prima parte della gara. D’altronde non c’erano alternative, serviva solo vincere, visto il vantaggio nella differenza reti dei rossoverdi +3 rispetto al +1 dei biancorossi. E allora, baricentro alto, pressione sui portatori di palla, attacco a tre punte con Elia, Minesso e Melchiorri. La Ternana, in questa prima parte, si è limitata a guardare i grifoni che spingevano e insidiavano il portiere Iannaroli, che due volte è dovuto intervenire per salvare la sua porta. Ma il Perugia, come è capitato un’infinità di altre volte durante tutto il campionato, non è riuscito a concretizzare la netta superiorità territoriale, di raccogliere, dopo tanta, insistente semina, frutti concreti. E la storia si è ripetuta anche al “Liberati”. Poca lucidità anche nel secondo tempo, cominciato come il primo. Davanti alla porta ternana, prima Melchiorri e poi Rosi, di testa, non sono riusciti a battere Iannarelli. Sfumate banalmente anche queste altre due occasioni, si è svegliata, ed è venuta fuori, la Ternana che ha cominciato a fare gioco, a cercare i suoi uomini schierati in avanti, in particolare i quattro attaccanti: Partipilo, Falletti, Furlan e Vantaggiato che, insieme, hanno segnato, in tutto il campionato, 56 gol. Pur con tutti questi mezzi corazzati il Perugia ha retto bene l’urto, però solo fino al 19’ quando, da uno scambio volante, è venuta la palla gol per Salzano che, davanti a Minelli, non ha avuto difficoltà a segnare. Da quel momento in poi la partita è finita per il Perugia, soprattutto dal punto di vista psicologico, nonostante i cambi effettuati da Caserta. Il pareggio non sarebbe servito per conquistare la Supercoppa, come ho già detto, però sarebbe servito per dimostrare che le differenze enormi, immense, immaginate e sostenute in questi ultimi giorni dai tanti “esperti da bar”, non corrispondevano, e non corrispondono, al vero, come si è visto ampiamente. Il pareggio avrebbe dimostrato anche che la Ternana la Supercoppa l’avrebbe vinta non nella partita con il Perugia, ma con la vittoria e il punteggio conquistati a Como, contro una squadra, quella lariana, scesa in campo con otto riserve, tra cui un portiere da partite tra scapoli e ammogliati.  

   Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

 

 

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