Sul futuro del Perugia l'ostacolo Arezzo, in campionato e in Coppa, briciole di sogni in libertà
Lo so, e me ne rendo
perfettamente conto, scrivere questo articolo dopo aver visto il Perugia
giocare (malissimo) e perdere allo stadio “Mariani-Pavone” di Pineto è fare,
più o meno, un racconto di fantasia. Ma Lamberto Zauli, nel dopo partita, ha
detto che non accadrà più di vedere i grifoni così malmessi e allora è il caso
di fidarsi, anche perché, a non fidarsi, non cambia niente. Guardando il
calendario, si vede che arriva, con tutte le sue infinite incognite, il match
contro l’Arezzo, venerdì prossimo al “Curi” nell’anticipo della sedicesima
giornata. Una squadra coriacea, quella amaranto, come dimostra il quinto posto
in classifica e i 25 punti conquistati, e come ha fatto vedere nell’ultima gara,
giocata e pareggiata (0-0), contro il Pescara. Sarà un match importante, come
lo sono tutti, ovviamente, ma questo arriva in un momento delicato, con la
squadra in crisi di risultati e con prestazioni sconcertanti, in notevole
ritardo in classifica (tredicesima con soli 15 punti), e, allora, ci sono mille
motivi, compresi quelli stimolanti del derby, per affrontare la gara con il massimo
impegno, sarei indotto a dire, ma non vorrei essere equivocato, con il coltello
tra i denti. Per guadagnare qualche punto e risollevare il morale sotto i
tacchi, se non dei giocatori certamente dei tifosi. Ma la gara che importa, e conta
ancora di più, è l’altra, quella di mercoledì 27, sempre in notturna e sempre
in casa, per i quarti di Coppa Italia. Una competizione in genere snobbata,
giusto per far giocare qualcuno che non trova spazio in campionato, ma questa
volta può essere la strada alternativa per arrivare a partecipare ai playoff da
una posizione privilegiata. I grifoni, alla vigilia della sedicesima giornata,
hanno 6 punti di distacco dall’ultimo posto (il decimo) utile per partecipare
agli spareggi. Però partecipare dalle ultime posizioni significa cominciare dai
turni di qualificazione, insomma tanti partecipanti, 28 club, e molte partite
da vincere. Aggiudicarsi la Coppa, significa, invece, trovare una scorciatoia,
saltando i turni di qualificazione ed accedere direttamente alla fase
nazionale, in pratica è come classificarsi al terzo posto. Oggi, anche se
mancano 23 partite, pensare di arrivare al terzo posto appare difficile se non
impossibile. E, allora, non rimane che la Coppa. Le partite che si giocheranno,
martedì 26 e mercoledì 27 novembre, sono gli ottavi di finale, oltre al Perugia
e all’Arezzo ci sono altre 14 squadre. Ai quarti, il 18 dicembre, ci andranno
le vincenti di queste partite e cioè 8 squadre. Insomma c’è questa possibilità
da sfruttare per salvare il campionato. Qualcuno - e forse più d’uno - arrivato
a questo punto, crederà che sono pazzo: siamo in zona retrocessione e lui pensa
ai playoff. No, e solo il fatale trascinamento dell’ottimismo impregnato di
sogni.
Fortunato
Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
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