Quelle domande che inquietano, suscitando dubbi e perplessità
Se
ci fermiamo un attimo a pensare (qualche volta sarebbe pure assolutamente
necessario) siamo travolti da un numero pressoché infinito di domande. Che ci
lasciano dubbiosi, perplessi, confusi. La prima riguarda l’affluenza alle urne.
I votanti, ormai, sono una minoranza. Anche nelle ultime elezioni, in Liguria,
qualche settimana fa, a votare, c’è andato solo il 46 %. Così a governare,
anche in Liguria, c’è la maggioranza di una minoranza. Una gravità assoluta. Un
vulnus della democrazia. Uno scempio
della Costituzione. Come sia possibile che non importi a nessuno, come se fosse
tutto normale? Nel contempo ci sono “sospiri, pianti e alti lai” degli
amministratori delle case automobilistiche che non vendono le automobili come
prima, nonostante i bonus governativi, che però sono sempre insufficienti
(Tavares dixit). Non ci si accorge
che in ogni famiglia ci sono almeno due automobili, e dappertutto, a qualsiasi ora,
ci sono, incolonnate, in una unica, interminabile fila, automobili e camion che
sono anche la principale fonte di inquinamento. Ma, poi, come si fa a cambiare
l’automobile se i prezzi aumentano e c’è una Babele normativa e tecnica? In
attesa che l’auto ce la regali il governo, come pretende Stellantis, è scattato
l’allarme per la tenuta della democrazia, messa in discussione da una
moltitudine di spioni che ha violato la privacy di politici e personaggi noti e
importanti. E né l’Agenzia delle Entrate né il Ministero del Tesoro hanno
pensato di utilizzare qualcuno di questi per scoprire chi sono e come facciano
milioni di contribuenti a non pagare i tributi.
Ogni anno, cento miliardi di euro sottratti al fisco. Sono rimasti solo
loro, gli evasori fiscali, gli unici che in Italia riescono a difendere, con
incredibile efficacia e successo, la propria privacy. Ci preoccupa pure la
battaglia politica sulla Rai, santuario del servizio pubblico. C’è chi vuole
far pagare il canone così com’è (Forza Italia) e chi lo vuole ridurre (Lega).
Si tratta, come si capisce facilmente, di un confronto surreale e del tutto
inutile perché il carrozzone in questione, detto servizio pubblico, lo devono
mantenere, in un modo o in un altro, sempre i (soliti) contribuenti. Quest’anno,
per i mancati introiti, è stato stanziato un contributo di 430 milioni di euro,
mentre l’indebitamento netto è di 568 milioni. Semmai, c’è da chiedersi come
faccia la Rai a perdere, con molti canali, radiofonici e televisivi, inondati
di pubblicità, mentre la Fininvest, con i suoi canali tv, ha fatto prima la
fortuna di Sivio Berlusconi ed ora degli eredi. E anche La 7 è una fonte di
reddito significativo per Urbano Cairo. Per il ponte sullo Stretto, che è
un’opera estremamente complessa, seppure del tutto inutile, tutti si immaginano
che, essendo zona 1 ad altissimo rischio sismico, pericolosa, con alta
probabilità di terremoto, l’esercito di progettisti, mobilitati per l’opera,
che è il fiore all’occhiello di Matteo Salvini, avessero, come prima cosa,
chiesto il parere all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. E,
invece, si è saputo che non solo non è stato dato, da parte dell’Ingv, il “via
libera” ma che non sono stati nemmeno fatti “esami approfonditi”. Senza parole.
C’è, infine, una domanda ricorrente che, ora, finalmente - e meno male - ha
pure una risposta e una spiegazione. Ed
è quella che ci poniamo ogniqualvolta viene approvata una legge. Spesso è incomprensibile
e contraddittoria, e ha subito bisogno di correzioni e modifiche, emendamenti che
s’impegnano a fare gli stessi parlamentari che l’hanno appena approvata. Era,
fino a ieri, almeno per me, un autentico mistero. La soluzione dell’angoscioso
enigma ce l’ha data Andrea Crisanti, il noto medico, personaggio, nei talk show,
al tempo del Covid, passato, nel 2022, da professore universitario a senatore,
il quale ha confessato: “In aula capisco il 30% delle leggi che voto. Il resto
è totalmente inaccessibile alla mente oppure è noia”. E lui è un senatore
colto, pensate cosa capiscono i tanti altri che, solo ora, si stanno faticosamente
acculturando… sul web.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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