Il Perugia soffre e non riesce a vincere nemmeno contro il Legnago, la svolta, per risalire la classifica, è ancora rinviata (2-2)
A
Legnago per una vittoria e una prestazione convincente per la svolta, con vista
e pensieri al derby di domenica prossima contro la Ternana. Il Perugia, nella
trasferta in Veneto, al “Mario Sandrini”, per la 13 esima giornata, aveva
questo importante obiettivo, dopo l’arrivo di Lamberto Zauli. D’altronde non si
poteva pensare diversamente contro la Legnago Salus, un’avversaria ultima in classifica
con soli 6 punti, conquistati con 2 vittorie ed il pesante fardello di 10 sconfitte
subite con 10 gol segnati e 28 subiti. E, invece, quella piccola fiammella di
speranza, dopo la prestazione incoraggiante e decorosa di Sassari, si è spenta
quasi subito. La conferma è stata solo nella formazione, identica a quella
schierata mercoledì scorso, in Sardegna, contro la Torres, ma l’approccio è
stato disarmante, per la mancanza di gioco, di idee, di voglia, di intensità,
di tiri. I giocatori del Legnano Salus immagino siano rimasti sorpresi, loro
prima di tutto, oltre ai tifosi del grifo, sempre presenti, nel vedere
quell’aria fritta dei grifoni che si muovevano senza una meta a centrocampo,
che vacillavano in difesa e che erano pressoché nulli in attacco. In queste
situazioni è inevitabile prendere gol e infatti Demirovc al 46’ con un tiro da
fuori area ha colto Gemello in ritardo nel tuffo e i biancoazzurri sono passati
in vantaggio. Tutto sommato meritato: il Perugia, d’altronde, aveva avuto
l’abilità di fare peggio. Nel secondo tempo Zauli ha cambiato e le cose sono
migliorate, di poco, per quanto riguarda il gioco, ma almeno si è vista qualche
azione offensiva con l’inserimento di Seghetti e Sylla. Prima ci si lamentava
perché gli attaccanti erano infortunati, adesso che possono giocare mi sembra
un incomprensibile atteggiamento autolesionista farli stare in panchina. L’ho
chiesto direttamente al tecnico nel dopo gara e la risposta è che ancora non
conosce bene tutti i giocatori. E così Montevago al 73’ ha segnato il gol del
pareggio e, qualche minuto dopo, in mezzo ad una difesa in confusione ha
segnato anche Sylla per la rete (non so se del tutto regolare) del vantaggio.
Sembrava fatta, e, invece, in confusione c’è andata, al 92’, anche la difesa
del Perugia e Martic non ha avuto alcuna difficoltà a pareggiare: 2-2. E
domenica ci sarà il derby. Accendete un cero.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
Sinceramente mandare via Formisano appena iniziata questa settimana significa dare un segnale di resa totale in questa stagione perché perdi punti importanti (contro una diretta concorrente e contro l'ultima in classifica cioè una non la dovevi perdere e l'altra la dovevi vincere cioè erano due partite a risultato non intercambiabile e determinante). Dal punto di vista del gioco non mi pronuncio perché nel calcio non conta l'estetica, non siamo al circo. Certo che se non segni e prendi regolarmente goal occasionali e non hai nemmeno un bel gioco allora il problema c'è ma non si può essere certi che sia l'allenatore perché nella discontinuità di prestazioni all allenatore può essere imputata l'inesperienza e qualche errore. A quel punto però non prendo un altro punto interrogativo come zauli sennò mi tengo formisano
RispondiElimina