La cinquina di vittorie non riesce al Perugia, il Rimini, al "Curi", impone il pareggio (0-0)

Il Perugia con la griffe di Alessandro Formisano ha conquistato, seppure con qualche frangente rocambolesco, quattro vittorie. Oggi, al “Curi”, con il Rimini, che poco tempo fa ha eliminato i grifoni dalla Coppa Italia, l’obiettivo, nemmeno tanto nascosto, era quello di vendicare quella sconfitta e di conquistare la quinta vittoria consecutiva. D’altronde la Carrarese e il Pescara, e ora anche il Gubbio, sono lì ad insidiare il terzo posto in classifica. E, allora, il Perugia ha cominciato forte, ma il Rimini, sorprendentemente, si è dimostrato, da subito, all’altezza della situazione, senza timori reverenziali, nonostante i 14 punti di differenza in classifica, e, con una buona organizzazione di gioco, ha arginato, senza troppi affanni, le incursioni insistenti dei grifoni, tanto che Colombi, il portiere dei romagnoli, è dovuto intervenire, nel primo tempo, una sola volta su un colpo di testa, peraltro l’unico, di Sylla. C’erano, è vero, le verticali veloci per cercare di sfruttare le fasce, a destra con Paz e a sinistra con Lisi, ma poi nella zona centrale sono mancati i giusti inserimenti e le azioni non hanno avuto le necessarie conclusioni. La partita è stata piacevole, ma senza le occasioni da gol, piano piano, si è spenta come una candela. Una sola vera occasione, nella parte finale, con Seghetti che si è incuneato nella difesa ospite e ha tirato da ottima posizione, ma l’estremo difensore ha parato e, di fatto, ha messo il sigillo ad un pareggio che, in fondo, rispecchia l’andamento della gara. Ora, è chiaro, che non è il caso, e non ci sono nemmeno le condizioni per muovere critiche e sollevare polemiche. Ci può essere un po’ di delusione, ma, dopo quattro vittorie, ci può stare un pareggio. Anche perché immagino non ci fosse nessuno - e se c’era si trattava di uno sprovveduto più che di un illuso - in grado di pensare che il Perugia avrebbe vinto, d’ora in poi, tutte le partite. E quando qualche “opinionista” diceva che ormai il secondo posto era alla portata del Perugia mi limitavo a far notare che oltre alle disavventure della Torres sarebbe stata necessaria una fila interminabile di vittorie da parte del Perugia. I grifoni, invece, ragionevolmente, possono puntare ad un terzo posto, utile, in una delle tre fasi dei complessi play off, ad essere testa di serie. Nient’altro. Questo obiettivo si può ottenere tranquillamente, senza dover fare drammi se dovesse capitare qualche altro pareggio come è successo oggi contro il Rimini.  

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia 

Commenti