Risorge il Perugia a Verona e spera...nelle disgrazie degli altri
Fare calcoli ormai è inutile
e banale allo stesso tempo, perché c’è un solo calcolo da fare, facile facile:
vincere sempre e sperare nelle disgrazie altrui, cioè di Sudtirol e Padova. È
questo il combinato disposto per trovare qualche chance da mettere sul tavolo
della promozione. Il cammino di Fabio
Caserta, irto d’insidie, sarà questo fino al 2 maggio. Oggi c’era il primo dei
cinque ostacoli da superare, contro i ragazzi di Gigi Fresco, allo stadio
“Gavagnin- Nocini” di Verona. E il Perugia, con il morale un po’ ammaccato e
per l’ennesima volta in emergenza, con in panchina anche i baby, ha impresso
subito l’accelerazione e l’aggressività che ormai devono essere le armi dei
grifoni. Questo approccio determinato ha consentito subito ai biancorossi di
rendersi pericolosi. E dopo un bel colpo di testa di Melchiorri al 7’, su
passaggio di Burrai, un minuto dopo Rosi di testa ha deviato in rete il pallone
del vantaggio. La Virtus è rimasta sorpresa dalla manovra fluida, avvolgente,
efficace del Perugia ma ha cercato di replicare e lo ha fatto con una certa pericolosità,
sfiorando il gol del pareggio. A vanificare le speranze dei padroni di casa ci
ha pensato, al 32’, Melchiorre, in grande giornata, che ha infilato Giacomel
con un rasoterra dopo essersi liberato, con abilità, del suo avversario. Sul
doppio vantaggio gli ospiti questa volta non hanno lasciato, come hanno fatto
spesso in passato, l’iniziativa ai giocatori della simpatica squadra veneta, che
ha una caratteristica unica nel mondo del calcio: è da 39 anni guidata da Gigi
Fresco, che non ha mai rischiato l’esonero, non solo perché è bravo, perché è anche
il presidente. I padroni di casa, tuttavia, al gol ci sono andati vicinissimi al
40’ con un gran tiro di Danti, uno dei migliori, ma il pallone è finito sul
palo della porta di Minelli. Quindi un primo tempo dominato, chiuso con un
doppio vantaggio. Ma l’atteggiamento di non dare spazio agli avversari,
mantenendo il piglio della squadra forte, autorevole, disinvolta nei fraseggi e
a verticalizzare sempre le azioni, il Perugia lo ha tenuto anche nella seconda
parte della gara. E’ arrivato così, meritatamente, il terzo gol con Murano all’86,
lo stesso giocatore poteva segnare anche qualche minuto prima se non avesse
sbagliato una facile occasione. Torna da Verona un Perugia risorto, con i suoi
pezzi migliori in splendida giornata, in particolare Melchiorri, Falzerano,
Monaco, Burrai, Rosi, Kouan, disposto a giocarsi fino all’ultimo il passaporto
per la B.
Virtus Verona (4-3-2-1):
Giacomel 5; Pinto 5,5 (11’s.t. Amadio s.v.), Visentin 5,5, Daffara 5,5,)
Pellacani 6; Danieli 6, De Rigo 6 (11’ s.t. Delcarro s.v.) Lonardi 6; Danti
6,5, Pittarello 6; Arma 6 (25’ s.t. Marcadella). All. Gigi Fresco 5.
Perugia
(4-3-1-2):
Minelli 6,5; Rosi 7, Monaco 7, Valbaleghem 6,5 (34’ s.t. Negro s.v.), Crialese
6; Kouan 7, Burrai 7 (40’ s.t. Moscati s.v.), Sounas 7; Falzerano 7 (34’ s.t.
Morina s.v.); Elia 6, Melchiorri 7 (26’ s.t. Murano 6,5). All. Fabio Caserta 7.
Marcatori:
Rosi 8’, Melchiorri 32’, Murano 86’.
Arbitro:
Francesco Cosso (Reggio Calabria). Assistenti:
Pietro Lattanzi (Milano) e Khaled Bahri (Sassari).
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
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