Ci sono solo poche occasioni e nessun attaccante, Perugia - Guidonia (0-0)
Un
altro anno di purgatorio il Perugia lo ha cominciato con una neopromossa e,
praticamente, con la stessa squadra dello scorso campionato. Con la differenza
che, ora, Vincenzo Cangelosi conosce meglio i calciatori, anche se, alla
viglia, ha detto che c’è stato poco tempo e quindi “non bisogna guardare nel
breve, ma il percorso che questa squadra può fare”. Già, si guarderà proprio a
questo percorso e da queste prime due uscite ufficiali, la partita di Coppa Italia
contro il Pontedera e quella di campionato di questa sera contro il Guidonia
Montecelio, appare già in salita. Perché è emersa evidente, e possiamo dire che
rimane dall’anno scorso, questa estrema difficoltà a tramutare in gol le poche
occasioni che bene o male comunque capitano. La squadra di Ciro Ginestra ha
giocato a viso aperto, senza alcun timore riverenziale, sapendo che aspettare i
grifoni sarebbe stato più rischioso, meglio affrontarli in campo aperto e così
ha fatto. Il Perugia per lunghi tratti, soprattutto nel primo tempo, ha subito la
verve dei laziali, ma nella seconda parte ha giocato meglio e con maggiore
intensità rispetto agli ospiti; e questo, però, è un aggravante, perché controllare
il gioco, ma non essere in grado, non dico di segnare, ma nemmeno di impegnare
seriamente il portiere avversario è un limite che dovrà essere risolto
assolutamente in qualche modo prima possibile. La prima ghiotta occasione è
capitata, al 13’, a Kanoute, a pochi metri dalla porta, ma il giocatore ha
tirato, goffamente, con il piede sbagliato e la palla è finita fuori. Al 22’
abbiamo visto la novità arbitrale di quest’anno, vale a dire la chiamata del
Var da parte dell’allenatore. In una mischia in area del Perugia, l’arbitro ha
ammonito Zuppel, ma Ginestra aveva visto invece un fallo sul suo giocatore così
che ha richiamato l’arbitro, usando una delle due card, e Zoppi, dopo aver
visionato il filmato, ha cambiato giudizio, assegnando un calcio di rigore al
Guidonia. Bernardotto, dal dischetto, ha saputo, però, fare solo un passaggio a
Gemello che non ha avuto alcuna difficoltà a parare. Poi le occasioni, per i
padroni di casa si sono ripetute altre due volte, con pallone di Giunti che ha
sfiorato l’incrocio dei pali e ancora Kanoute che, a pochi passi da Stellato,
invece di tirare ha cercato un passaggio improbabile a Matos. Inutile è stato
il richiamo di Cangelosi all’arbitro per rivedere un fallo sulla linea che
all’allenatore era sembrato nell’area di rigore. Insomma alla fine è andata pure
bene. Ma non riuscire a vincere contro una neopromossa, a tratti soffrire e
rischiare pure di perdere non è un avvio che può migliorare l’umore e lo
scetticismo dei tifosi. La società è bene che ne prenda atto. Ovviamente se è
in grado di poter fare qualcosa.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
Commenti
Posta un commento