Tornano gli attaccanti e quindi i grifoni, e Formisano, tornano a riveder le stelle, battuta la Lucchese (4-0)
Tornano
gli attaccanti e i grifoni tornano a riveder la vittoria che mancava dal 30
agosto scorso, con il 3-0 contro la Spal. Questa volta a soccombere, con un
punteggio pesante, forse esagerato rispetto all’andamento della gara, è stata la
Lucchese che, però, seppure a tratti, ha creato qualche problema ai biancorossi,
ma questa volta i grifoni, da Gemello a Seghetti, ce l’hanno messa veramente
tutta per conquistare la vittoria, attesa, cercata, invocata, voluta. Non sono
stati risolti tutti i problemi, ma i tre punti servivano per evitare, prima di
tutto, di allungare le distanze rispetto al gruppo di squadre, forti e
ambiziose, che affollano la zona alta della classifica. Ma servivano anche a
tranquillizzare un ambiente già in fibrillazione per una squadra che camminava
mentre le altre, quelle al vertice, correvano. La partita si era messa subito
bene perché c’era sin dal primo minuto, a guidare l’attacco, finalmente
Seghetti. E, infatti, in un quarto d’ora Seghetti ha avuto due occasioni da gol,
ma non è riuscito a realizzare anche per merito del portiere Palmisani. Però,
sempre lui, al 26’ con il pallone tra i piedi è entrato in area e ha provocato
il panico, Welbeck non ha saputo fare di meglio che atterrarlo, e il rigore,
per il vantaggio, lo ha trasformato Lisi. Fino ad allora la Lucchese non era
stata a guardare, anzi si era fatta più volte pericolosa, ma questa sera
Gemello è stato imbattibile e i rossoneri toscani non hanno avuto alcuna
possibilità. Al termine del primo tempo, poi, è stato espulso Sabbione e gli
ospiti sono rimasti pure in dieci. La seconda parte doveva essere in discesa,
ma il Perugia, con un gol di vantaggio ed in superiorità numerica, sembrava
avesse paura di affondare, e allora c’è voluta, per il raddoppio, un’azione in
contropiede di Lisi che, al 52’, ha dato palla a Ricci, ben appostato in area,
ed il giocatore ha trovato l’angolo basso alla destra di Palmisani. A questo
punto sembrava una gara già chiusa invece Bacchin, che al 62’ aveva preso il
posto di Seghetti, dopo 6 minuti si è fatto espellere per un fallaccio e la
partita è tornata incerta e in equilibrio. A chiuderla definitivamente c’è
voluto prima un delizioso tocco di Di Maggio all’81’ e all’84’ il poker segnato
da Mezzoni dopo una lunga discesa. Come
detto non sono state tutte luci, come ha ammesso lo stesso Alessandro Formisano
al termine dell’incontro, ma segnali incoraggianti perché oltre a Seghetti si è
visto in campo, anche se per quindici minuti, anche un voglioso Montevago.
Insomma con l’Entella, sabato prossimo, sempre al “Curi”, si vedrà se i grifoni
sono usciti definitivamente dall’Inferno.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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