A mezzogiorno al "Renato Curi" lezione di calcio del Milan Futuro al Perugia (0-2)
Nello
sport non c’è mai l’umiliazione dell’avversario perché c’è sempre, nel
confronto sportivo, un vincitore e un vinto, ma se questo è vero è altrettanto
vero che ci sono anche tanti modi di perdere. E, oggi, Al “Renato Curi”, il
Perugia, contro il Milan Futuro, ha perso nel modo peggiore. Una Caporetto. I
cuccioli rossoneri, affidati a Daniele Bonera, hanno battuto i grifoni con due
reti, ma lo hanno fatto come non si era mai visto, nascondendo la palla,
facendoli girare a vuoto, a tratti mortificandoli con un atteggiamento di
scherno e di dileggio, con una superiorità tecnica e fisica schiacciante, da
lasciare sgomenti. E senza che ci fosse, da parte loro, una minima reazione, un
sussulto d’orgoglio, un moto di rabbia e di vergogna. I tifosi accorsi in gran
numero, approfittando anche della bella giornata, sono rimasti sorpresi,
sbigottiti, increduli davanti a codesto, desolante spettacolo. Mettere le mani
avanti è sempre una saggia precauzione e, alla vigilia del match, Alessandro
Formisano, aveva detto che il Milan Futuro è una squadra di “grandissimo
talento” e l’incontro sarebbe stato difficile, una descrizione dell’avversario incomprensibile
prima della gara perché il Milan Futuro arrivava dopo aver vinto una sola
partita, da ultimo in classifica, con il peggiore attacco (solo 5 gol) e dopo
aver perso in casa con Pianese e con Legnago Salus. Insomma una squadra di
giovani promettenti, ma niente di più. Eppure ha dato una lezione al Perugia
che ha perso la partita senza praticamente giocarla, e quasi subito,
cominciando, in una giornata in cui doveva assolutamente vincere perché in
vetta alla classifica c’è già un quintetto di squadre ambiziose che sta per
prendere il largo, con il solito atteggiamento attendista, di sofferenza che
poi significa lasciare l’iniziativa agli avversari che pure senza essere
eccezionali a furia di tirare alla fine riescono anche a fare gol. Com’è
normale che sia. Il primo gol, al 18’, con Alesi, gli ospiti lo hanno segnato
sugli sviluppi di una punizione dal limite. Il raddoppio poco dopo, al 27’,
sull’ennesima incursione in area, con una rovesciata di Zeroli che ha preso il
pallone su una corta respinta di Gemello. Il Perugia, fino a quel momento, è
stato alla ricerca sofferta e disperata di qualche schema, di qualche idea, di
qualche occasione, ma senza trovare nulla di interessante e di efficace per
recuperare lo svantaggio. Il primo tiro dei biancorossi, parato dal portiere, è
arrivato al 36’, poi Mezzoni ci ha provato al 40’, ma senza impensierire
Raveyre. Intanto, poco prima dell’intervallo, Formisano aveva sostituito il
difensore Viti con Sylla e Torrasi con Lisi. Legittimo sperare nel secondo
tempo. Niente, nemmeno quando c’è stata qualche incertezza nella difesa
rossonera. A dominare, a giocare come fa il gatto con il topo, ancora gli
ospiti, veloci, spigliati, irridenti. E i grifoni con la bandiera bianca, della
resa. Incondizionata.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
Caro Fortunato il tuo report della partita produce delusione profonda e sconforto oggettivo.Rimane solo la speranza di un pronto recupero.
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