Non è bastato l'auspicato sussulto di carattere e d'orgoglio, il Perugia prende solo un punto contro la Spal (1-1)
Sono le condizioni
psicofisiche, dei singoli e della squadra, quelle che contano nelle ultime
partite. In particolare per il Perugia che deve disputare quattro finali. La
prima di queste, oggi, a Ferrara, contro la Spal. Forse la più difficile e la
più importante, non solo perché i biancazzurri, inguaiati come e peggio del
Perugia, si giocavano tutto, o quasi, in questo incontro, ma perché il
risultato positivo dà, ovviamente, sostanza alla classifica, che, alla fine, è
quel che più importa, e serve anche per alimentare fiducia e speranza nella
salvezza. Al “Paolo Mazza” serviva una reazione forte, un sussulto d’orgoglio,
una prova di carattere. Tutti ingredienti che i ragazzi di Fabrizio Castori
hanno impastato a dovere e ne è venuta fuori una prestazione apprezzabile sotto
il profilo tecnico-tattico, ma, i troppi errori in attacco non hanno consentito
di vincere. Un solo punto, meritato, ma che in classifica non consente di far fare,
ai grifoni, grossi progressi. La partita è stata combattuta, come peraltro era
facile immaginare, cominciata con la mossa a sorpresa di Fabrizio Castori che,
in una gara da vincere a tutti i costi, ha schierato una sola punta, la scelta
del tecnico e sembrata un errore e invece è stata azzeccata perché ha sorpreso
Massimo Oddo, che non ha saputo trovato le contromisure, tanto che alla fine ha
giocato meglio il Perugia, dopo un avvio sprint dei padroni di casa. Il gol è
venuto su calcio d’angolo, al 12’, con un colpo di testa di Casasola. Il
vantaggio ha fatto crescere i grifoni che hanno messo spesso in difficoltà gli
avversari, che hanno sofferto, come ha ammesso lo stesso Massimo Oddo del
dopopartita. Sono state create, da parte degli ospiti anche le occasioni per
raddoppiare, ma le realizzazioni, anche quelle facili, non sono state
trasformare come avrebbero potuto e dovuto. La Spal ha trovato il pareggio al
62’, solo su calcio di rigore, nato da un cross, con pallone deviato
involontariamente da Casasola, trasformato da Moncini. Il Perugia è rimasto ancora in partita e due
volte il pallone ha colpito la traversa prima su conclusione di Kouan e poi di
Luperini. Clamorosa, al 73’, l’occasione, a porta vuota, non sfruttata da Di
Serio. Poi l’arbitro, Gianluca Manganiello, non ha visto un fallo di mano a
centrocampo di un giocatore biancazzurro ed ha fatto proseguire il gioco con Maistro
che ha battuto Furlan. Il gol è stato poi annullato con l’aiuto del Var. Ci
sono margini per recriminare sul pareggio, sarebbe stata troppo la sconfitta.
Serve a qualcosa un punto? Sì, certo, per alimentare la speranza di una
rocambolesca salvezza. Ma lo vedremo venerdì, nell’anticipo al “Curi” contro il
Cagliari.
Fortunato
Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
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