Il gol è un miraggio e Perugia e Cittadella pareggiano (0-0)

 

La sconfitta di ieri sera del Frosinone a Lignano Sabbiadoro, contro il Pordenone, ultimo in classifica, aveva certamente dato più interesse, e più valore, al match di oggi tra Cittadella e Perugia, due squadre che lottano per conquistare quell’ultimo posto - l’ottavo - per la zona play off, attualmente occupato proprio dalla squadra allenata (piuttosto maluccio) da Fabio Grosso, davanti, con 4 punti di vantaggio, dai grifoni e 7 dai veneti. La premessa, per evidenziare l’importanza della gara del “Tombolato”. Massimiliano Alvini, rinfrancato dal ritiro in Calabria, e con la giusta concentrazione, non potendo disporre di Angella e Santoro, squalificati, ha assegnato, a Curado e D’Urso, i compiti dei due calciatori assenti. La partita è stata sin da subito equilibrata, con alterne fortune dell’una e dell’altra squadra. Il gioco, alterno, soprattutto a centrocampo, è stato avaro da occasioni propizie per il gol e quando è capitata qualcosa di interessante allora s’è visto il vuoto, nel senso di totale mancanza di cannonieri. Laribi si è fatto notare per due svarioni clamorosi nella prima parte. Intorno alla mezzora è stato invece D’Urso a disegnare un pallonetto delizioso per la testa di De Luca e il centravanti del Perugia, questa volta, ha colpito benissimo solo che Kastrati, il portiere del Cittadella, è stato altrettanto bravo ad alzare in angolo. Nel secondo tempo, appena al 57, Alvini ha pensato, come fa spesso, di cambiare: fuori D’Urso (fino ad allora tra i migliori) e dentro Segre, poi Ferrarini per Falzerano e Matos per Oliveri. Il risultato non è cambiato, solito gioco ruminato nella zona nevralgica e niente più. E allora ci hanno provato i padroni di casa a cercare di prendere l’iniziativa ma, per fortuna del Perugia, con deprimente evanescenza offensiva, pur tuttavia, a furia di insistere, hanno avuto un’altra palla gol: all’83 Del Fabbro con un colpo di testa ha costretto Chichizola ad ergersi, ancora una volta, a salvatore della patria, sventando la minaccia con un gran tuffo. Tutto qua. Un po’ poco? Ma è quello che passa il convento.  Un pareggio che serve ad accorciare di un sol punto il distacco da Ascoli e Frosinone, entrambe sconfitte. E a pensare al big match di domenica al “Curi” contro il Pisa.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia     

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