Reggina-Perugia decide, sui titoli di coda, una prodezza di Burrai su calcio di punizione (0-1)

 

La vendetta, quella sportiva, s’intende, è un piatto che si gusta freddo. E il Perugia era dal 28 ottobre che aspettava l’occasione di rifarsi di quella sconfitta pesante, di 0-2, al “Curi” con Galabinov e Bellomo. C’è riuscito oggi, al 92, con un magistrale calcio di punizione di Burrai. Ma la vittoria Massimiliano Alvini e i suoi ragazzi l’hanno cercata sin dal primo minuto. Lo ha fatto, in verità, anche la Reggina perché a questo punto del campionato, per due squadre che la salvezza ormai possono dire di averla già conquistata, possono e devono giocare a viso aperto per vincere, rischiando anche qualcosa. Ma gli attacchi di cui dispongono i due tecnici non sono fenomeni, non a caso sono i peggiori delle prime quindici squadre. E così la gara è stata sostanzialmente equilibrata con i portieri, nella prima parte, quasi mai impegnati. Nel secondo tempo, però, rotti gli indugi, entrambi gli schieramenti, hanno cercato il gol con maggiore convinzione. Per osare di più, giustamente, all’inizio del secondo tempo, Alvini ha tolto D’Urso, ammonito, ed ha fatto entrare Matos. La mossa non ha avuto sostanziali conseguenze per le ragioni già dette, tuttavia, il messaggio era chiaro, un attaccante in più per vincere. E l’occasione, clamorosa, è capitata al 61’: il pallone lanciato da Dell’Orco ha superato il portiere Micai, uscito in maniera maldestra e fuori tempo, ed è capitato sul piede dell’accorrente Oliveri che, a due metri dalla porta sguarnita, ha colpito male mandando abbondantemente e incredibilmente fuori. Un’occasione più unica che rara che il giocatore, consolato a fine gara dal suo allenatore, sognerà chissà per quanto tempo. E, allora, ci hanno provato i padroni di casa che hanno seriamente impegnato Chichizola al 71’ con Tumminello e due minuti dopo con Cionek. Poco o nulla fino al 92’, quando un fallo su un giocatore del Perugia, al limite dell’area, ha indotto l’arbitro a concedere un calcio di punizione. Sulla palla c’è Burrai, il tiro è forte e preciso e il pallone si insacca all’incrocio dei pali dove Micai non riesce ad arrivare. Tre punti preziosi per il Perugia, cercati, voluti, meritati, che consentono ai grifoni di insediarsi, con autorevolezza e con sempre maggiore convinzione, nel gruppo di squadre che punta decisamente ai play off. La Reggina non ha demeritato, è stata penalizzata dalla prodezza di Burrai. Per gli amaranto, però, il treno degli spareggi per la promozione credo che sia ormai passato definitivamente. Ora, forse, è più importante pensare di evitare penalizzazioni.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia   

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