Un grande Perugia domina e batte un "piccolo" Frosinone
Alla
vigilia c’è il dilemma? Vedremo il Perugia in versione casalinga, cioè quello
inguardabile e sconfitto contro il Pordenone o quello da trasferta, brillante,
autoritario e vincente che ha dominato e battuto l’Ascoli? Questa volta non c’è
stato il tempo di trovare una risposta che già, subito, nei primi minuti, due
occasioni, una clamorosa sprecata da Oliveri e qualche istante dopo da Burrai,
danno il segnale tanto atteso, vale a dire della squadra da trasferta, nel
segno della continuità. Massimiliano Alvini cambia poco rispetto alla trasferta
marchigiana. Ferrarini al posto di Falzerano, Burrai per Kuoan e Olivieri
invece di Matos ad affiancare, in attacco, De Luca. Ma il tecnico punta, con maggiore
convinzione, su Santoro trequartista, una mossa che il mister - confesserà a
fine gara - a cui pensa da settembre. E allora con due play, Burrai dietro e
Santoro più avanti, il Perugia impone facilmente il suo gioco, i suoi schemi,
le verticalizzazioni e, quel che più conta, crea pressione in attacco. Il Frosinone
è frastornato, balbetta calcio, non sa replicare al gioco spumeggiante dei
grifoni, e soffre maledettamente. In una
delle tante azioni offensive, Szyminsk, nel tentativo di anticipare De Luca,
colpisce di testa il pallone che supera, però, anche il portiere Ravaglia,
uscito avventatamente dalla porta, così che De Luca si è trovato ad avere solo
l’incombenza di depositare la palla nella porta sguarnita. Siamo al 15’. Un
vantaggio certo meritato ma ottenuto con la colpevolezza dei due giocatori
frusinati. Era lecito aspettarsi una reazione degli uomini Fabio Grosso, il
grande ex, ma la squadra laziale appare sotto tono, spenta. E al 23’ Olivieri
approfitta di una bella azione che conclude nel migliore dei modi, con un gran
tiro sotto la traversa. Il raddoppio è come un sonnifero per gli ospiti, undici
fantasmi in balia di un Perugia che diventa sempre più padrone del campo e
arrotonda anche il punteggio, all’89’, con De Luca, la prima doppietta tra i
professionisti. Il Frosinone ha una sola vera occasione da gol, al 70’. Poco
per una squadra che arrivava da quattro vittorie consecutive e che ha il
migliore attacco dopo quello del Lecce e della Cremonese e che finora aveva
perso soltanto due partite. Grande Perugia, certo, ma piccolo, troppo piccolo
il Frosinone. L’impressione è che Fabio Grosso sia stato molto più bravo da
calciatore. Intanto il Perugia arriva a 34 punti, si allontana dalla zona
salvezza e apre quella porta, socchiusa, dei play off.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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