Mezz'ora di rodaggio per le "novità" di Alvini, poi il Perugia batte facilmente l'Alessandria (1-2)

 

Al “Moccagatta” ci sono voluti trenta minuti per assemblare il Perugia, sceso in campo con tante novità, e in questo lasso di tempo l’Alessandria ha segnato un gol è in altre due occasioni è stato grandissimo Chichizola ad opporsi con abilità ai tiri degli avversari. Che non sarebbe stata una gara priva di insidie si poteva immaginare, perché se è vero che l’Alessandria, nell’ultima gara, ha perso ad Ascoli 3-0 è anche vero che gli uomini di Moreno Longo, in precedenza, avevano pareggiato con Lecce, Brescia e Pisa, tutte gare finite sull’1-1, ma sempre con in vantaggio i giocatori della squadra piemontese. I grifoni, dunque, sono partiti con qualche errore di troppo, comprensibile, e giustificabile, dal fatto che Alvini aveva scelto una difesa nuova di zecca e in avanti l’inedita coppia offensiva formata da Carretta ed Oliveri, mentre nel centrocampo c’è stato l’inserimento di D’Urso. Una squadra così “rivoluzionata” non poteva che avere bisogno di almeno mezz’ora di rodaggio. E l’Alessandria ha cercato di approfittare, rendendosi pericolosa già al 10’ con una grande girata di Corazza, il pallone è stato alzato sulla traversa da una grande parata di Chichizola, e al 20’ è arrivato il gol dei padroni di casa con una girata di testa di Mantovani. Qualche istante dopo, un altro rischio per gli ospiti, l’occasione, piuttosto ghiotta, è stata vanificata ancora da Chichizola. La reazione del Perugia è arrivata appena sono stati messi a posto i pezzi sulla scacchiera, e per l’Alessandria è cominciata un’ora di sofferenze, fino al triplice fischio. Al 33’ è stato Oliveri che, in dribbling, si è liberato di Mantovani e ha battuto Pisseri. Il raddoppio è arrivato al 65’ da Falzerano che, da posizione defilata, ha segnato il gol della vittoria. Poi, poco di interessante, se non i limiti della squadra di Longo, evidenziati e ingigantiti dalla netta superiorità del Perugia, che ha avuto, nel frattempo, qualche altra occasione per arrotondare il punteggio. Tre punti che vanno ad incrementare il bottino, già soddisfacente, di Massimiliano Alvini, il quale anche oggi ha dimostrato di saper gestire molto bene anche il turnover, peraltro inevitabile con le partite così ravvicinate.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia      

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