Il Perugia vince, con qualche sofferenza, anche a Cosenza e ora si siede a tavola con le grandi
Alla
vigilia della partita, i tifosi del Perugia sono ormai abituati a non pensare
tanto all’avversario quanto, piuttosto, a quello che Massimiliano Alvini saprà
tirare fuori dal suo magico cilindro. Saranno leoni o pecorelle? Sapranno,
cioè, dominare l’avversario, come è successo ad Ascoli e contro il Frosinone, o
subire, e perdere, come contro il Pordenone? Nella circostanza, vale a dire
nella gara odierna al San Vito “Gigi Marulla” di Cosenza, giocare da pecorelle sarebbe
stato malauguratamente infausto perché i calciatori della formazione calabrese
sono detti anche “lupi della Sila”. Con i denti, in verità, poco affilati se è
vero che finora hanno vinto solo 4 partite e di gol ne hanno segnati appena 17,
peggiore attacco, con soli 19 punti in classifica, quart’ultimo posto, in piena
zona retrocessione. Contro tale avversario, che, comunque, al “Curi”, all’andata,
ha imposto il pari, il tecnico biancorosso ha mandato in campo, con molto
turnover, una squadra subito aggressiva come vuole il testo teatrale di Alvini.
E il Cosenza, messo sotto pressione, è stato alla mercè degli ospiti che hanno
dominato in tutte le zone del campo. Due squilli nei primi minuti a sfiorare il
vantaggio con Angella e De Luca, sono le avvisaglie del gol che arriva al 33’
con Matos che lanciato in area da De Luca, pur tra due difensori rossoblù,
l’attaccante biancorosso riesce a battere Matosevic. Un solo gol alla fine del
primo tempo era troppo poco, e infatti al 55’ il raddoppio è avvenuto su
traversone di Falzerano e un colpo di tacco di D’Urso che ha festeggiato, anche
con il gol, il debutto da titolare con la nuova maglia. Da quel momento è
calata un po’ la tensione e l’intensità di gioco dei grifoni ed il Cosenza, che
fino a quel momento aveva solo subito, trova due clamorose occasioni con
Larrivey e Laura, ma si tratta di due ragazzi prestati al calcio e le azioni
sono miseramente svanite nel nulla. C’è voluta la prodezza di un difensore per
segnare un gol, Camporese al 69’, con un colpo di testa su calcio d’angolo. A
questo punto la partita, che sembrava chiusa, si è riaperta ed il Cosenza getta
nella mischia tutte le sue risorse nella speranza di acciuffare un pareggio ed
un punto per galleggiare in una classifica che si fa sempre più difficile. Il
Perugia ha avuto anche l’occasione di triplicare con De Luca al 77’ ma questa
volta è stata la bravura del portiere a negare la soddisfazione del gol
all’attaccante del Perugia. Altri tre punti, dunque, in una partita che, pur se
a tratti dominata, ha avuto pure momenti di eccessiva sofferenza. Comunque a 37
punti un posto a tavola con le grandi è ampiamente meritato.
Fortunato
Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
Commenti
Posta un commento