Vizi e ombre nel campionato zoppo di serie C

 

È incredibile quello che riesce a fare, nei regolamenti e nell’applicazione degli stessi, la Figc soprattutto in Lega Pro, serie C. L’ultima notizia, come si sa, è stata la esclusione dal campionato di Lega Pro del Rimini, prima tempestato di punti di penalizzazione e poi escluso dal campionato. Una decisione gravissima per tutti i lavoratori, i tifosi, il settore giovanile e gli effetti sul campionato stesso. Non si può far credere ai tifosi che tutto va bene e poi, ogni settimana, per mesi, umiliarli con un martellamento di punti di penalizzazioni, fino alla cancellazione. È bene sapere che la Covisoc (Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche) un organo della Figc, ha l’obbligo, prima dell’iscrizione al campionato, di controllare i bilanci delle società e verificare la situazione finanziaria con il rispetto dei requisiti economici e il pagamento di stipendi e debiti. Nel corso della scorsa stagione erano stati pure richiesti, “da parte dalla serie C - ricorda in un comunicato il presidente Marani - norme più stringenti e rigorose all’iscrizione con l’introduzione degli indicatori di liquidità”. Ciò nonostante i controlli non sono state efficaci e i risultati si sono visti con il Rimini, mentre in una situazione difficile si trova, nel girone A, la Triestina, con 23 punti di penalizzazione, e, nel girone C, il Trapani con 8 punti di penalizzazione. Sostengo da tempo - inutilmente - che i bilanci delle società sportive dovrebbero essere certificati e, inoltre, che prima dell’inizio del campionato dovrebbero essere presentate le fideiussioni (garantite da banche e assicurazioni qualificate) a garanzia dei costi che le società stesse dovranno sostenere per l’intero campionato. Perché l’esclusione dal torneo provoca, comunque, delle pesanti conseguenze. Con l’esclusione della squadra romagnola sono stati tolti i punti alle squadre che avevano vinto o pareggiato contro il Rimini. Se una squadra di queste dovesse mancare la promozione diretta, i playoff o essere retrocessa, potrebbe chiedere il risarcimento dei danni alla Figc, che ha tolto arbitrariamente i punti regolarmente conquistati nella gara contro il Rimini. Ciò è successo perché la Covisoc, evidentemente, non si è accorta della grave situazione contabile. Ne è derivata la liquidazione da parte del Tribunale e, in seguito, l’esclusione dal campionato. Fatte le debite proporzioni, è come se un medico, per incapacità o imperizia, non fosse stato in grado di diagnosticare tempestivamente una malattia grave ad un paziente. Ma in Lega Pro ci sono altri vizi gravi che condizionano pesantemente lo svolgimento del campionato. Ieri il Perugia è stato battuto dalla squadra b della Juventus. L’allenatore, Massimo Brambilla, ha avuto a disposizione i migliori giocatori e la squadra bianconera ha fatto una buona prestazione, vincendo meritatamente. Ma questo non accade sempre perché - anomalia nelle anomalie - i calciatori cartellinati per la Juventus N.G. possono giocare anche in serie A, con la squadra allenata da Luciano Spalletti. Ciò vuol dire che quando i migliori servono a Spalletti non giocano in C e, quindi, nella squadra di Brambilla non giocano sempre i migliori, come, invece, prescrive e impone il regolamento “le migliori formazioni dipendenti dalla situazione tecnica” (terzo comma art. 48). Perché le formazioni non dipendono dalla “situazione tecnica”, ma dalle esigenze della squadra maggiore di serie A. Nelle prossime gare i bianconeri giocheranno con squadre con cui il Perugia lotta per la salvezza, e se i bianconeri dovessero perdere, perché i migliori calciatori sono con Spalletti, il danno per i grifoni sarebbe enorme e la regolarità del campionato messo in discussione. Un caso limite di questa anomalia è successo l’anno scorso. Francesco Camarda, il gioiellino rossonero, (quest’anno in prestito al Lecce) con la squadra Milan Futuro ha giocato la partita di Coppa Italia serie C, poi è stato titolare nel campionato di serie C e, contemporaneamente, quando è servito al Milan, anche in serie A, e ha pure preso parte alla Champions e alla finale di Coppa Italia di serie A. Come può essere tutto regolare? È anche il caso di ricordare che ci sono ancora, tra i dilettanti, in attesa di acquisire il titolo sportivo, che invece, stranamente, non viene richiesto alle squadre b, (oltre alla Juventus N.G. ci sono anche InterU23 e AtalantaU23) società e squadre di città importanti, come Piacenza, Reggio Calabria, Pistoia, Messina, Ancona e Siena.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

 


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