I grifoni banchettano con i galletti romagnoli e festeggiano il Natale: Perugia-Forlì (4-0)

 

Serviva, meglio: era indispensabile, dopo tre sconfitte di seguito, una vittoria, per la classifica, il morale e per festeggiare il Natale. La vittoria è arrivata, finalmente, con una prestazione convincente, con un punteggio rotondo, al di là di ogni più rosea aspettativa. Un poker d’assi di antica memoria.  I grifoni hanno avuto l’approccio giusto, hanno trovato la tattica più appropriata per sfruttare al massimo, con bravura ed abilità, i punti deboli degli avversari. E lo hanno fatto mettendo pure in rilievo, a tratti addirittura esaltando, le caratteristiche tecniche dei singoli e della squadra. Giovanni Tedesco ha azzeccato tutte le mosse, e in campo si sono subito viste, dall’asse centrale Bartolomei-Manzari, alla sgusciante vivacità di Bacchin che già al 13’, per un soffio, non ha depositato la palla in rete. I biancorossi umbri sono andati comunque in vantaggio qualche minuto dopo, al 18’, quando l’arbitro, sulla richiesta del check del FVS per un fallo di mano in area ha assegnato un calcio di rigore, trasformato da Manzari. Il raddoppio, sulle ali dell’entusiasmo, è arrivato due minuti dopo con l’inserimento di Bacchin sulla fascia sinistra, da lì il pallone per Montevago pronto al centro dell’area a fulminare l’estremo difensore degli ospiti. Ma il Perugia non ha mai mollato la presa mettendo sotto pressione il Forlì che è apparso incapace di ribattere alle offensive degli scatenati grifoni. E così, su un’altra incursione di Bacchin, c’è stato un fallo netto del difensore della squadra romagnola, ed il secondo calcio di rigore, tirato sempre da Manzari. Sul 3-0 la partita si poteva considerare conclusa perché era sempre e solo il Perugia a tenere il bandolo della matassa, sovrastando in ogni zona del campo i giovani di Miramari. Il quarto gol è venuto al 70’ da una prodezza di Joselito, entrato qualche minuto prima al posto dell’applaudito Manzari, con un preciso pallonetto dove il portiere non poteva arrivare. Montevago all’86’ ha pure sfiorato la cinquina, ma il pallone del centravanti ha finito la sua corsa andando a sbattere sul palo. A questo punto immagino che i lettori si chiederanno se quello che ho appena descritto è frutto di fantasia perché sembra impossibile - mi rendo perfettamente conto -  una metamorfosi così netta rispetto alle ultime prestazioni. No, è andato proprio così: il Perugia ha fatto una gran bella partita, dalla difesa impeccabile ad un centrocampo manovriero e propositivo verso le due punte Bacchin e Montevago, sempre mobili e pronti a sfruttare i suggerimenti dei compagni. Insomma una prestazione da infiocchettare e mettere sotto l’albero. Naturalmente non sono in grado di dire, e meno ancora di prevedere, se le cose sono completamente cambiate e saranno così anche nel futuro o se quella di oggi è stata una gradevole e piacevole sorpresa. Speriamo nella svolta, naturalmente, con il Forlì è stato così, ma ora non è il momento di farsi domande così problematiche, è tempo di festeggiare il Natale e l’arrivo del nuovo anno. Auguri a tutti. 

Fortunato Vinciwww.lidealiberale.comAgenzia Stampa Italia


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