Perugia e Torres, le due squadre imbattute non si fanno del male e tutto finisce in un salomonico pareggio (1-1)
Il
big-match dell’ottava giornata, tra Perugia e Torres, è una buona e ghiotta occasione
che capita ai grifoni per fermare la lepre sassarese che, con sette vittorie
consecutive, ha dimostrato di avere serie intenzioni di prendere il largo alla
guida della classifica del girone B. Tutti, eccetto, ovviamente, i tifosi sardi,
fanno il tifo per i biancorossi. Che dopo la facile vittoria contro la Fermana
sono nelle condizioni migliori per affrontare senza timori riverenziali la
capolista. La squadra di Alfonso Greco ha il migliore attacco, dopo il Cesena e
il Pescara, e la migliore difesa, e che, secondo Francesco Baldini, ha nel
cinismo l’arma migliore, nel senso che i giocatori in maglia rossoblù sanno sfruttare
al meglio tutte le favorevoli occasioni che capitano loro. Il Perugia sa,
dunque, che perdere palla a centrocampo significa correre rischi altissimi. Per
questo i biancorossi sono scesi in campo e si sono ben disposti, a centrocampo
e in difesa, proprio per ridurre al minimo le insidie che possono nascere dal
mancato controllo degli avversari nella zona nevralgica del campo. E, così,
fatalmente, il primo tempo è passato, proprio per questo prudenza e accortezza
tattica, senza sussulti, con una maggiore vivacità e propensione offensiva
degli ospiti che però hanno impegnato Furlan una sola volta, in una parata a
terra di una certa difficoltà. A vivacizzare la seconda parte della gara è
stata la Torres che al 60’, approfittando di una indecisione della difesa
perugina, con Fischnaller, è passata in vantaggio. L’orgoglio, i cambi, la
voglia di reagire, tutte queste cose insieme hanno dato nuova e inaspettata vitalità
ai grifoni che al 70’ con Seghetti, che da qualche minuto aveva preso il posto
di Matos, è arrivato il pareggio, con il giocatore che si è incuneato tra due
avversari ed ha battuto Zaccagno. Il pareggio, a quel punto equo, ha reso
equilibrato anche il confronto tra le due squadre che hanno dato il meglio per
superarsi. Ne ha guadagnato lo spettacolo, con la partita più vivace e più
interessante, ma con due sole occasioni, da una parte e dall’altra. Un solo
punto non consente al Perugia di accorciare sulla capolista, il cui distacco
rimane sempre di 8 punti e poi, davanti ai grifoni in classifica, ci sono pure
Cesena e Pescara, che mentre scriviamo devono ancora giocare. Ma non ci sono
margini per recriminare sul pareggio di oggi, semmai, per i quattro punti persi
contro Pontendera e Rimini. D’altronde la prestazione, almeno nell’ultimo
spicchio di gara, sta a dimostrare che la squadra è in crescita, ha un tasso
tecnico, per la categoria, sicuramente pregevole, ha sì quei limiti offensivi
che sappiamo e che, finora, hanno pesato sui risultati. Forse, però, per
risolvere, almeno in parte, il problema si potrebbe e si dovrebbe puntare di
più su Seghetti, che oggi, in una mezzora, oltre al gol, ha dimostrato di
sapersi muovere molto bene, con dribbling e triangolazioni assai apprezzabili,
tra le strette maglie della difesa della Torres, la migliore del campionato.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
Commenti
Posta un commento