Supercaos con il decreto legge che blocca il superbonus 110 %

 

Un disastro. Prima, durante e dopo. Avevo scritto, il 5 maggio 2021, che avrebbero meritato il 41 bis quelli che avevano concepito e scritto la legge del 110 % per l’ecobonus, le agevolazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, e il sismabonus, per i lavori di consolidamento statico e prevenzione antisismica. La legge era stata fatta malissimo, da pochi articoli, così tanto vaghi e generici che da un lato hanno consentito frodi e ruberie, dall’altro hanno costretto migliaia di cittadini (più di 7.000) a fare “interpelli” all’Agenzia delle Entrate per cercare di capirci qualcosa. Appunto, un disastro. Ora al ministero dell’Economia cominciano a fare un po’ di conti e si sono accorti - ora, solo ora, dopo le elezioni regionali - che la spesa è andata molto al di là delle previsioni, intorno ai 110 miliardi di euro, e il governo, con un decreto legge, ha bloccato tutto, all’improvviso. Forse è troppo pretendere che nelle istituzioni ci vadano solo gli statisti, ma almeno persone che abbiano un minimo di capacità, questo sì, mi pare giusto e necessario pretenderlo. E, invece, è sempre peggio. Ora, Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze ha spiegato, e giustificato, questo blocco immediato con la spesa enorme, diventata insostenibile. È vero, naturalmente. Ma, non può, all’improvviso, cadere dal pero, come se lui fosse stato in questi ultimi anni su un altro pianeta. È vero che la proposta del 110% è stata fatta dal governo Conte due, con 5 Stelle e Pd, e ministro dell’Economia e Finanze Roberto Gualtieri, ma è altrettanto vero che la geniale pensata di dare più di quello che si spende per le ristrutturazioni, peraltro con la possibilità della cessione del credito, doveva suscitare qualche dubbio e perplessità anche nei parlamentari dell’opposizione, tra cui c’era, pure, Giorgetti. E quel che è più grave è non aver capito che la cosa avrebbe innescato sprechi e speculazioni. Ma, ora, non si capisce come il governo Meloni non sia in grado di rendersi conto che non si possa, senza provocare disastri, bloccare tutto all’improvviso. Le famiglie, con le imprese edili al seguito, che sono in mezzo al guado, non possono essere fermati da un decreto legge, lasciandoli nella disperazione. È così infelice e maldestra questa decisione che, oltre all’opposizione, anche nella stessa maggioranza ci sono molti incerti, che hanno già chiesto cambiamenti in sede di conversione alle Camere. Una gara, impari, a chi sbaglia di più.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

Commenti

  1. Ma dov'era l'opposizione, tra cui Giorgetti che si veste oggi da paladino del rigore, quando il Conte 2 buttava nel superfrullatore dei superbonus centinaia di miliardi? Questo ci si domanda, col sottinteso, zitto allora, zitto oggi! Per ristabilire un qualche principio di verita' ricordo che Giorgetti, Ministro dello Sviluppo con Draghi, in un’intervista data al Corriere durante il suo mandato ministeriale esprime tutta la preoccupazione sulla questione. “Stiamo mettendo una montagna di soldi sull’edilizia che, per carità, può aver avuto senso sostenere nella fase più dura della pandemia e di certo contribuisce alla crescita. Ma ora stiamo drogando un settore in cui l’offerta di imprese e manodopera è limitata. Stiamo facendo salire i prezzi e l’inflazione. Da più parti si chiede che torni la politica industriale in Italia”.

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