Perugia-Crotone, una gara modesta , con troppi errori, ma due colpi, di Lisi e Matos, costruiscono una vittoria preziosa dei biancorossi

 

Una partita che, alla vigilia, per alcune situazioni pregresse, dava l’impressione, un po’ a tutti, che potesse essere difficile per il Perugia. Da una parte i grifoni dovevano dimostrare di aver superato senza traumi il naufragio di Como. Il Crotone, dal canto suo, poteva aver trovato, con l’arrivo del nuovo allenatore, Pasquale Marino, tecnico navigato ed esperto, nuovi stimoli e motivati entusiasmi ed essere diventato un avversario temibile e insidioso. Non solo, la squadra calabrese aveva due giocatori euforici per le brillanti prestazioni, da assoluti protagonisti, nella gara amichevole, di qualche giorno fa, (in cui ha giocato, un tempo, anche Ferrarini) della Nazionale Under 21 contro la Romania. Mulattieri, il centravanti, aveva fatto un gol e il centrale difensivo Canestrelli, di reti, ne aveva segnate addirittura tre, per un sonante 4-2. Ma sul campo s’è vista subito la differenza, tecnica, soprattutto, più che tattica. Il Crotone ha cambiato il comandante ma l’equipaggio è assai modesto. È vero nel primo tempo ha provato a creare qualche occasione con i crismi della pericolosità, ma, alla fine, si sono risolte con due tiri prima di Sala al 22’ e, qualche minuto dopo, di Donsah, con palloni arrivati, lenti e innocui, da Chichizola, che li ha parati, facilmente, in tuffo. E, poi, quando sembrava che gli ospiti potessero trovare fiducia e speranza, è arrivato, improvviso, a togliere ogni velleità e ogni illusione, il gol di Lisi. Era il 38’. L’azione del gol è nata da un’incredibile amnesia di Molina che al limite dell’area, con la palla al piede, indeciso e impappinato, non sapeva cosa fare e così se l’è fatta soffiare dagli avversari con conseguente lancio per Lisi, che con un diagonale ha battuto Festa. La partita del Crotone è finita praticamente in quel momento. Perché il Perugia, galvanizzato dal vantaggio, ha cominciato a giocare con maggiore tranquillità e con qualche idea in più senza tuttavia raggiungere mai vette eccelse di bel gioco. Qualche occasione create da Falzerano e Lisi sulle fasce, ma Matos e De Luca, le punte avanzate, anticipati sempre dai difensori avversari. I quali difensori si sono esibiti, nel secondo tempo, in alcuni errori grotteschi, facendo di tutto per far arrotondare il punteggio al Perugia, cosa che è poi avvenuto solo al 40’ con Matos. Una gara, dunque, con troppi errori, schemi approssimativi, poca predisposizione allo spettacolo, ma quel che contava, per i biancorossi, era la vittoria molta attesa, che è arrivata, netta e meritata. Certo, non sfruttare, con regolarità e con cinismo, le occasioni create per meriti propri, o per errori degli avversari, è il limite degli uomini di Alvini. Non sempre capitano avversari innocui e predisposti al sacrificio come il Crotone. La squadra calabrese è modesta. Si capisce perché ha vinto una sola partita, seppure, per la misteriosa e affascinante imprevedibilità del calcio, contro il Pisa quando la squadra toscana era prima in classifica e ancora imbattuta. Ma per salvarsi, a Marino serve un equipaggio più adeguato alla categoria, gennaio è vicino e al calciomercato la società rossoblù dovrà trovare quel (molto) che manca, prima che sia troppo tardi.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

 

 

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