La Calabria, e i calabresi, meritano qualcosa di meglio
Calabria, amara terra mia.
Sbeffeggiata, umiliata, offesa, derisa, sottomessa e mortificata da tutti. I
fatti incredibili, raccontati dalla cronaca negli ultimi giorni, sono le prove
documentali, agghiaccianti, del totale abbandono in cui lo Stato tiene la
Calabria. Ora emerge, con le sue ridicole e drammatiche vicende, lo stato di
completa trascuratezza della sanità, seppure, qua e là, emerga qualche punta
d’eccellenza, ma il degrado è diffuso dappertutto, dall’ambiente ai trasporti,
dalle vie di comunicazione ai servizi. In un contrasto stridente con le nobili e
illustre tradizioni culturali, con la bellezza paesaggistica, con le
potenzialità di sviluppo ancora e sempre inespresse. I primi responsabili sono,
però, i calabresi stessi; tutto coloro che hanno le capacità e i mezzi per
opporsi a questa umiliante occupazione di scarsi e mediocri. E non lo fanno.
Come sia possibile accettare, subire per anni, passivamente, senza sussulti di
indignazione, Saverio Cotticelli? Bravissima persona, altrettanto bravissimo
generale, ma inadatto a fare il commissario all’eterna emergenza della sanità
calabrese. La sua goffa, maldestra sceneggiata, davanti al giornalista della
Rai, e qualche sera dopo, come se non bastasse, ripetuta, in maniera forse ancora
più patetica ed umiliante, davanti alle telecamere della 7, danno la conferma di
come Roma, i consoli romani, governano la colonia calabrese, con estrema
superficialità mandando il primo che capita a gestire un settore di primaria
importanza qual è la salute. Se poi
capita un incapace non importa, è solo un banale, trascurabile dettaglio. Ma il
governo, con il ministro alla Salute, Roberto Speranza, è capace, perseverando
nell’errore, di fare peggio. E con una
decisione più sconcertante che sorprendente, ha subito nominato commissario
straordinario, al posto del generale, esautorato d’urgenza, Giuseppe Zuccatelli.
Costui, ex presidente dei servizi sanitari regionali calabresi, è un’altra
bravissima persona, ma ha delle idee, quantomeno singolari e bizzarre, sul
Covid-19, che è chiamato a combattere. Sono stati fatti vedere dei filmati in
cui Zuccatelli, dopo aver detto che la mascherina non serve un c…ha specificato
meglio il concetto, così: “Per beccarti il virus, se io fossi positivo, tu devi
stare con me, e baciarmi, per 15 minuti con la lingua in bocca, altrimenti il
virus non te lo becchi”. Ora, uno che è convinto di queste sciocchezze, e le
racconta pure, non dà l’impressione, così, d’acchito, di essere un fenomeno. Almeno
per un dato statistico. Fosse veramente così, il contagio da Covid-19 lo
avrebbero preso dieci, venti, massimo mille persone, non milioni, in tutto il
mondo. Questo Zuccatelli dove le ha visto tutte queste persone che si baciano
con la lingua in bocca per 15 minuti? C’è qualcuno che è in grado di far capire
al ministro Speranza che la Calabria merita qualcuno un po’ meglio? E che
questa scelta ha tutti i crismi di essere una provocazione? Non sembra
azzeccata nemmeno l’ipotesi di Gino Strada, che è circolata nelle ultime ore.
Il dottore Strada è un medico eccellente, ma in Calabria la sanità, oltre a una
infinità di disfunzioni ha accumulato anche una montagna di debiti, e allora ci
vorrebbe un manager di provata esperienza e il cui operato, almeno ogni due
anni, venisse opportunamente controllato e verificato. È troppo pretendere che
qualche parlamentare calabrese rappresenti al governo, nella giusta maniera, e
con una certa sollecitudine, le urgenze dei calabresi?
Fortunato Vinci
– www.lidealiberale.com- Agenzia Stampa Italia
Bravissimo. Condivido ogni tua argomentazione.
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