A Bolzano (ancora) polvere bagnate e il Perugia (1-1) regala un punto alla capolista

 

Questa sera Stefano Vecchi, il tecnico del Sudtirol, rivedendo i fotogrammi di questa partita si chiederà come abbia potuto la sua squadra recuperare lo svantaggio, dopo il gol segnato da Melchiorri al 2’, senza che i suoi giocatori abbiano mai tirato in porta. Il pareggio, infatti, è venuto al 41’ solo su calcio di rigore, trasformato da Casiraghi e provocato da un fallo di Rosi. Prima e dopo, nonostante a tratti una leggera prevalenza territoriale, i padroni di casa non sono stati in grado di costruire una sola vera palla gol. Fulignati, il portiere del Perugia, è stato del tutto inoperoso. I grifoni dal canto loro hanno giocato subito all’attacco, hanno segnato come ho appena detto e dopo hanno creato almeno quattro limpide occasioni da rete che in parte sono state neutralizzate dal bravo portiere Poluzzi, in parte banalmente sciupate dagli uomini di Caserta. Era già capitato a Carpi, ma oggi sarebbero stati tre punti preziosi per acciuffare, in cima alla classifica, i biancorossi altoatesini con il migliore attacco, dopo quello del Padova, e la migliore difesa. E l’unica squadra che ha finora perso una sola partita. Dunque era una gara di quelle in cui, si dice, il punteggio vale doppio, ma le situazioni favorevoli non sono state sfruttate come si doveva e si poteva fare. Altri rimpianti, altri punti malamente persi, in una giornata in cui c’è stato il rientro a tempo pieno, con prestazione buona, a parte quel calcione maldestro con pallone oltre la traversa, di Falzerano. Però dopo la tredicesima giornata si può dire - e questa credo sia la notizia più importante -  che se le squadre da battere sono il Padova ed il Sudtirol allora si tratta di due avversarie alla portata del Perugia che mi pare, rispetto a queste due, superiore per il bagaglio tecnico dei singoli, per la difesa arcigna, per un centrocampo di qualità e di spessore.  Ha purtroppo dei limiti strutturali in fase offensiva, come si è visto anche oggi al “Dreso” di Bolzano. E non si tratta, purtroppo, di un dettaglio. L’attaccante - è una ovvietà disarmante anche dirlo - è essenziale e determinante in tutte le squadre e in tutti i campionati, perché si vince segnando. Il Perugia ha tre attaccanti: Melchiorri, Murano e Bianchimano però non hanno giocato mai tutti e tre insieme. Il calendario propone ora due partite casalinghe contro l’Imolese e Virtus Verona. Premeso che non ci si debba illudere che si tratti di due incontri facili, si potrebbe approfittare, tuttavia, delle due gare interne per un esperimento: un tridente, tenendo leggermente più indietro, quasi da trequartista, Melchiorre. Un’ipotesi, chissà? Sudtirol e Padova non sono irresistibili, e sono sicuramente alla portata del Perugia, se però i grifoni non continuano a regalare punti. Non se lo possono permettere, se vogliono vincere il campionato. I regali, se quest’anno verrà, facciamoli fare a Babbo Natale.   

Sudtirol (4-3-1-2): Poluzzi 7; El Kaouakibi 6, Malomo 6,5,Curto 6,5,Fabbri 6,5;Karic 6,5, Gatto 6,5, Beccaro 7 (84’Fink s.v.). ; Casiraghi 7; Rover 7, Magnaghi 6. All. Stefano Vecchi 6.

Perugia (3-5-2): Fulignati s.v.; Rosi 6, Angella 7, Monaco 7; Elia 6 (72’Sgarbi s.v.), Falzerano 7 (77’Dragomir s.v.), Burrai 7, Sounas 6,5, Crialese 6; Melchiorri 6,5 (88’ Minesso s.v.), Murano 6 (77’Bianchimano s.v.)  All. Fabio Caserta 6,5.

Marcatori: Melchiorri al 2’ e Casiraghi al 41’(rig.)

Arbitro: Francesco Cosso (Reggio Calabria). Assistenti: Costini Del Santo (Siena) Stefano Lenza (Firenze).               

                       Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

 

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